Abbiamo intervistato il cast di ‘LOL 3’ sul valore della risata e evoluzione della comicità. La terza stagione è dal 9 marzo su Prime Video.

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L’attesa è finita: dal 9 marzo su Prime Video arriva la terza stagione di LOL: Chi ride è fuori. Il comedy show Original italiano dei record sarà disponibile con i primi quattro episodi, mentre dal 16 marzo arriveranno le ultime due puntate. Il cast anche quest’anno è stellare: a giocare saranno Herbert Ballerina, Fabio Balsamo, Luca Bizzarri, Cristiano Caccamo, Paolo Cevoli, Marta Filippi, Nino Frassica, Paolo Kessisoglu, Brenda Lodigiani e Marina Massironi. Ad osservare l’esilarante gara comica dalla control room, torna nelle vesti di arbitro e conduttore Fedez, affiancato dal co-host Frank Matano. Infine, in questa nuova edizione ci sarà anche Maccio Capatonda, vincitore della seconda stagione di LOL, nelle vesti di disturbatore ufficiale dello show. 

Abbiamo incontrato alcuni dei protagonisti di LOL 3 e abbiamo subito chiesto loro quale strategia abbiano usato per non ridere. «Io ricorrevo alla bocca a culo di gallina, come faceva Frank Matano. – risponde Cristiano Caccamo – Mi sembrava una cosa buona da rubare». «Io avevo una corda legata al collo che arrivava al piede. – ci dice Nino Frassica – Quando lo muovevo, tirava e faceva male un male pazzesco. Quindi, figurati, quello che succedeva non mi faceva ridere perché soffrivo con sto coso che mi tirava». Giustamente esonerato dalla domanda Frank Matano: «Io nella control room ho il vantaggio di guardare per mestiere quelli che lavorano e venire pagato comunque! – risponde – E soprattutto posso ridere! Il problema è stato più il loro».

LOL 3, come far ridere gli altri: il vandalismo di Nino Frassica

La sfida in LOL è, del resto, duplice. Da un lato bisogna trattenere la risata, ma dall’altro bisogna scatenare quella degli altri. Come si fa? «Bisognerebbe chiederlo a Nino. – risponde Paolo Kessisoglu – forse lui è l’unico che lo sa». La risposta di Nino Frassica arriva puntuale: «Bisogna spiazzare – dice il comico – oppure, come nel mio caso, essere vandali. Io sono un vandalo: rovino i luoghi comuni, le frasi fatte, il banale. Osservo ciò che circola e lo rovino completamente».

«L’ingrediente per far ridere – aggiunge Matano – è essere il più possibile allineato con cosa senti dentro. Quando non sai cosa dire, per far ridere ti conviene dire la verità: farà sempre più ridere di una cosa finta». «Sì, il segreto è non aver mai paura di rendersi ridicoli. – dice Marta Filippi – nel momento in cui ci si prende troppo sul serio, si ha già tradito l’essenza della comicità stessa».

Comicità e politicamente corretto

A moderare la conferenza di LOL: Chi ride è fuori è stata Serena Dandini. Chiediamo quindi ai comici se hanno nostalgia di programmi come Avanzi o Mai dire gol. E se, nella loro assenza al giorno d’oggi, ci sia lo zampino del politicamente corretto.

«Io credo che, nel mondo del capitalismo, sia la domanda a cambiare le cose. – risponde Frank Matano – Non penso che sia il politicamente corretto. Penso che siano cambiati i tempi, che esistano miliardi di tipi di trasmissioni e si sia molto diluito l’intrattenimento. Quello che mi dispiace è che prima si potevano fare miliardi di esperienze in posti dove i comici potevano crescere. Oggi invece i giovani comici non hanno un posto dove confrontarsi con chi lo fa davvero di mestiere».

«Io credo si possa ancora scherzare», ci dice Kessisoglu, subito seguito da Caccamo: «Certo alcune parole non si possono usare». Puntuale la chiusura di Luca Bizzarri: «È colpa della Dandini che non fa più un programma!». «Io comunque non faccio satira politica, quindi posso continuare. – sentenzia Frassica – Se c’è qualche parola che non si può dire, uso i sinonimi».