Su Paramount+ è disponibile ‘The Flatshare’: la nostra intervista ai due protagonisti Anthony Welsh e Jessica Brown Findlay.

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In risposta al dramma del carovita e degli affitti proibitivi (soprattutto in città), su Paramount+ è disponibile la serie The Flatshare (in italiano Un letto per due). Basato sul romanzo omonimo di Beth O’Leary, il comedy drama racconta infatti la storia di Tiffany (Jessica Brown Findlay) e Leon (Anthony Welsh): in una Londra costosissima i due condividono l’appartamento con un contratto sui generis. La regola è infatti vivere nella stessa casa ma in orari diversi, senza mai incontrarsi. Un po’ il sogno di chiunque sia costretto a rapportarsi con gli inquilini dopo interminabili giornate di lavoro desiderando di poter un giorno essere ricco quanto basta per permettersi un garage.

Da questa premessa attualissima, The Flatshare dà dunque vita a una storia romantica. Sin dai primi episodi, è chiaro infatti come andrà a finire tra Tiffy e Leon, che presto iniziano a comunicare lasciandosi dei post-it a vicenda. Innamorarsi senza mai incontrarsi ormai nell’epoca di Tinder è la prassi, ma è possibile innamorarsi conoscendo il peggio dell’altro prima ancora che ci dia modo di conoscere il suo meglio?

«Se penso a Leon, ma forse anche a Tiffany, credo che non abbiano riflettuto molto e attentamente. – ci dice Anthony Welsh – In realtà li vedi riflettere solo dopo aver accettato e per me è questo l’aspetto interessante. Come ci organizziamo, visto che tu compri latte organico e io latte scadente? Come condividiamo le cose? O come dovremmo condividerle? Come conviviamo senza essere troppo invadenti? Penso che la gente troverà tutto questo molto interessante, almeno nei primi episodi. Poi, attraverso una comunicazione funzionale sui post-it, i due protagonisti otterranno regole e un regolamento. Termini e condizioni, come si suol dire. Impareranno un po’ di più l’uno dell’altra».

Il peggio della convivenza

C’è un altro aspetto, secondo Anthony Welsh, da non sottovalutare. E cioè il fatto che a volte «ci sono cose che non riesci a dire neanche ai tuoi amici più intimi o alla famiglia e che riesci a dire a chi non conosci bene: c’è libertà in questo». Nello stesso tempo, tuttavia, appare anche fondamentale imparare a conoscere i difetti dell’altro.

«È interessante il fatto che si possa fallire nei propri obiettivi. – aggiunge Jessica Brown Findlay – Vogliamo tutti essere il più possibile precisi, ma se vuoi vivere in modo onesto serve tempo per far funzionare le cose, e devi provarlo sulla tua pelle. Io ho più vestiti di Leon. E se hai un solo guardaroba questo vuol dire che me ne impadronirò io. Piccoli dettagli del genere e le piccolezze che danno fastidio nella realtà della vita quotidiana con qualcuno devono essere libere di respirare, altrimenti ci si muove sempre intorno con circospezione nella vita di qualcun altro e nessuno ha vita facile. Ecco perché i due protagonisti devono iniziare a comunicare».

Pulizia o ordine?

Smussare gli angoli è necessario in qualsiasi relazione. Ma se i due attori si trovassero realmente a vivere come in The Flatshare, cosa assolutamente non tollererebbero? «La pulizia. – dice Welsh – Dobbiamo tenere questo posto pulito! Il disordine può anche andare. Ci sta fare un po’ di confusione, ma pulizia e ordine sono due cose diverse. Deve essere sempre tutto pulito». «Odio vedere il cibo o i piatti sporchi lasciati nel lavandino. – dice Jessica Brown Findlay – Eppure lo faccio sempre».