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Carlo Verdone riceverà il Premio Monicelli, in occasione del centenario del grande regista scomparso: ma la compagna di una vita di Mario, Chiara Rapaccini, non è d'accordo. E lo spiega in una lunga lettera a 'Il Tirreno'.

MARIA DE FILIPPI CONFESSA: IO COME VERDONE

Il premio verrà consegnato il 7 marzo a Grosseto, e la Rapaccini afferma: "Salvo il rispetto e l' ammirazione per l' opera di Verdone, vorrei tornare a sottolineare come Brizzi, Scamarcio, Veronesi e Verdone non rappresentino se non in piccola parte, il pensiero e soprattutto il cinema di Mario, sempre al confine tra commedia umana , società e politica sofferta"

La compagna di Maria racconta anche di aver tentato di suggerire agli organizzatori "modalità e nomi per dare lustro e popolarità al Premio grossetano" ma di essere rimasta "inascoltata".


La sua richiesta era stata quella di tenere in conto il "Monicelli pensatore rivoluzionario, attuale, amato dai giovani, più che all'autore di commedia tout court", ricordando che anche se "Monicelli è anche autore di “Amici miei” (opera sopravvalutata secondo lui e secondo me)", il film "parlava di morte. Ma in pochi l'hanno capito"

Inoltre la Rapaccini avrebbe voluto vedere premiato un autore giovane, magari maremmano, anche se al posto di Verdone avrebbe volentieri dato il riconoscimento a Pif, "che attraverso la satira e la commedia ha affrontato il tema della mafia ed è stato già premiato con un importante award europeo"

Niente di personale contro Verdone, dunque, che si è già detto particolarmente onorato del riconoscimento che gli verrà tributato il 7 marzo, ma Chiara Rapaccini lo dice chiaramente: "Colgo dunque con dispiacere immenso questa occasione per dissociarmi ufficialmente dal Premio Monicelli di Grosseto"