Da tre giorni non si parla d’altro che dell’intervista di Uma Thurman in cui ha raccontato dell’incidente sul set di Kill Bill, ma ora sono la stessa attrice e Quentin Tarantino a chiarire come sono andati davvero i fatti.

Quentin Tarantino è uno dei registi più geniali del cinema contemporaneo, un artista per certi versi molto estremo ma proprio per questo motivo lavorare con lui è una sfida che hanno accolto tantissimi attori compresi recentemente il due volte premio Oscar Christoph Waltz e Leonardo DiCaprio, che ha accettato anche il ruolo da protagonista nel suo prossimo film sul 1969. Uma Thurman è diventata un’icona cinematografica proprio grazie al sodalizio artistico con Quentin Tarantino, ma la vicenda dell’incidente sul set di Kill Bill emersa in un’intervista al New York Times ha creato scompiglio. Tantissime testate italiane hanno titolato “Tarantino ha cercato di uccidermi”, ma in realtà quelle parole non sono mai state pronunciate da Uma Thurman come ha ribadito con un post su Instagram.

https://www.instagram.com/p/Be0x6OCFRwQ/?taken-by=ithurman

Quentin Tarantino era profondamente dispiaciuto ed è ancora pieno di rimorsi per quanto successo. E mi ha dato il video, anni dopo, così che io potessi farlo uscire, pur sapendo che difficilmente giustizia sarà fatta. Tarantino lo ha fatto sapendo anche che il video avrebbe potuto portargli danni personali, e sono orgogliosa di lui per il suo coraggio, per aver fatto la cosa giusta. L’INSABBIAMENTO dopo i fatti è però IMPERDONABILE. Ritengo per questo unicamente responsabili Lawrence Bender , E. Bennett Walsh , e il ben noto Harvey Weinstein. Hanno mentito, hanno distrutto prove e continuano a mentire sui danni che hanno fatto e poi deciso di nascondere.

Un messaggio chiaro quello di Uma Thurman che ritiene unici responsabili dell’incidente i produttori e che anzi ringrazia Quentin Tarantino per il coraggio di averle consegnato il video. Lo stesso regista a Deadline ha voluto parlare di quanto successo quel giorno sul set di Kill Bill.

“Sono colpevole di averla messa su quella macchina, ma non nel modo in cui tutti mi ritengono colpevole. Costringerla a fare quello stunt è il rimorso più grande della mia vita”.

Quentin Tarantino però va nello specifico spiegando come abbia cercato personalmente negli archivi quel video e lo abbia consegnato ad Uma Thurman. Il suo racconto inizia proprio dalla parte in cui avrebbe minacciato l’attrice:

“Uma aveva la patente. Sapevo che era una guidatrice insicura, ma aveva la patente. Quando ho provato la scena ho pensato che ce l’avrebbe potuta fare, non sarebbe stato un problema perché la strada era dritta. Così sono andato nel suo camerino per dirglielo, c’era anche la sua truccatrice Ilona Herman. Non ero certo arrabbiato, ero sorridente e ho cercato di incoraggiarla. Lei ha fatto quella scena non perché costretta, ma perché si fidava di me. L’incidente ha deteriorato il rapporto tra me e Uma per i tre anni successivi. Abbiamo continuato a parlarci, ma si era rotto qualcosa”.

Quentin Tarantino ha costretto Harvey Weinstein a scusarsi con Uma Thurman

Quentin Tarantino ha poi parlato delle molestie subite da Uma Thurman e di come abbia costretto Harvey Weinstein a scusarsi con lei prima di girare Kill Bill:

Quando Mira Sorvino mi ha raccontato cosa le aveva fatto Harvey noi due stavamo insieme. Eravamo fidanzati e lui si teneva distante da noi e io pensavo che avesse avuto una cotta per lei e circoscritto l’episodio nonostante fossi sconvolto. Poi, quando stavamo per girare Kill Bill, Uma mi ha detto che aveva fatto le stesse cose anche a lei. Allora ho capito che i comportamenti di Harvey erano un piano seriale. L’ho convinto a chiedere scusa a Uma. Gli ho detto che avrebbe dovuto chiederle scusa se avessimo voluto lavorare ancora a Kill Bill insieme. Harvey ha cercato di giustificarsi, ma gli ho detto che sapevo che stava mentendo, che io credevo a Uma e alla fine lui si scusò con lei”.

Quentin Tarantino poi parla ancora della riprese incriminata alla guida della macchina:

“Avevo guidato la macchina lungo quella strada dritta senza alcun problema, ero davvero convinto che Uma potesse farlo. All’ultimo decisi di cambiare verso alla scena percorrendo la strada al contrario per sfruttare la luce migliore. Fu un grave errore non provarla nuovamente”.

Sugli sputi subiti da Uma Thurman sul set e sulla catena intorno al collo Quentin Tarantino ha spiegato invece:

“Ho spiegato a Uma perché volevo essere io a girare quella scena, non sopportavo l’idea che qualcuno potesse sputarle addosso più volte perché la scena era sbagliata. La girammo per tre volte e Uma disse che non c’era problema se avessi dovuto farne anche una quarta. La scena dello strangolamento invece è stata un’idea di Uma. Io non sapevo come farla, pensavamo all’inizio di nascondere un palo dietro la sua testa ma alla fine lei ha suggerito di stringere la catena intorno al suo collo. Per rendere realistica la scena e farla diventare rossa con le lacrime al collo ho dovuto stringere un po’, ma lo ha suggerito lei”.

Probabilmente dopo queste ennesime dichiarazioni ci sarà la parola fine sui titoloni del tentato omicidio di Quentin Tarantino ad Uma Thurman.