Al via a Sutri e dintorni le riprese de film in costume ‘La Morte ci divide’, con un cast artistico internazionale ed eccellenze tecniche.

Sono appena cominciate a Sutri (VT) le riprese del nuovo progetto cinematografico di Play Entertainment dal titolo La Morte ci divide (Death Do Us Part). Il film è una co-produzione che vede collaborare Italia, Spagna, Polonia e Stati Uniti per la rivisitazione del racconto popolare La Morte e la Fanciulla divenuto anche un testo teatrale. Commedia in costume dalle tinte dark, la storia è ambientata nell’Italia del Medioevo, in particolare nel periodo della Peste Nera.

Su questo sfondo, si svolge una storia d’amore tra realtà e leggenda che diventa occasione per far riflettere sul confronto con l’ignoto, sulle superstizioni, sui pregiudizi e sulla paura della morte. Alla direzione della pellicola – che dedica ampio spazio è alla musica, pur non essendo un musical tradizionale – ci sono due giovani americani alla loro opera prima, David Chavez-Grant e Abigail Ory. Quest’ultima firma anche la sceneggiatura insieme a Masha Strasburger e Francesca Marciano.

La morte ci divide
Foto di Emanuela Scarpa da Ufficio Stampa

Cast e sinossi ufficiale del film

Il cast vanta artisti italiani e internazionali: Ari’el Stachel, Zara Devlin, Riccardo De Rinaldis, Ian O’Reilly, Laura Morante, Alan Cumming, Lidia Vitale, Darko Peric e Claudio Bigagli.

Il cast tecnico è di altissimo livello: la scenografia è affidata a Crispian Sallis mentre i costumi sono stati realizzati da Carlo Poggioli e la Fotografia di Ferran Paredes Rubio. Le riprese dureranno sei settimane e si snoderanno tra la zona di Sutri (VT) e Frascati, in piena collaborazione le istituzioni del territorio.

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Il film è prodotto da Play Entertainment, LFIA, LLC (USA), Agresywna Banda (Polonia) e Koboflopi S.L. (Spagna).

Sinossi
XIV secolo, in Europa scoppia la peste nera. Giulia, giovane donna ribelle nel piccolo e superstizioso villaggio di San Grobiano sull’appennino laziale, sogna di diventare medico, ma la società del tempo non è pronta ad assegnarle questo ruolo. L’epidemia è l’occasione per dimostrare al mondo il suo valore.  Grazie al suo lavoro di guaritrice, Giulia scopre di poter vedere e interagire con la Morte stessa della quale finisce per innamorarsi, anche se rinuncerà a tutto per salvare il suo villaggio.

Foto da Ufficio Stampa