L'attore resuscitato al cinema, è la magia del digitale!

Chi l'ha detto che non si può nulla contro la morte? Se alcuni credono nella reincarnazione e altri nell'aldilà, il cinema – il mondo in cui ogni sogno diventa possibile – è fermamente convinto che sia solo un imprevisto a cui porre rimedio il prima possibile.

LA LETTERA COMMOVENTE DELL'ATTORE POCO PRIMA DI MORIRE

Nel momento in cui non si può tornare indietro durante le riprese di un film e muore un personaggio, al regista e al produttore – preoccupati di perdere il budget e rinunciare al progetto – viene in aiuto la computer grafica ora e le controfigure in tempi non sospetti.

Ben venga il digitale dunque per vedere l'attore resuscitato al cinema anche se nella realtà giace sotto terra. L'esempio meglio riuscito e più recente è senza alcun dubbio Paul Walker in Fast and Furious 7: il bell'interprete di Brian O'Conner è morto in un incidente d'auto alla fine di novembre 2013, ma è apparso in forma smagliante nell'ultimo capitolo della saga con Vin Diesel.

 

L'attore resuscitato al cinema: un'operazione di svariati milioni di dollari, mesi e mesi di lavoro e un team di esperti della leggendaria Weta Digital, la casa di produzione neozelandese fondata da Peter Jackson, il regista di "Il Signore degli Anelli" per rimettere in sesto Paul Walker, ma il risultato è eccezionale.

Un altro attore resuscitato al cinema è Heath Ledger, morto durante le riprese di Parnassus: il regista Terry Gilliam trovò un escamotage geniale senza ricorrere a controfigure o computer grafica. Dal momento che Ledger aveva appena finito di girare le scene nel mondo reale, ha pensato che ogni volta che il suo personaggio entrava in quello immaginario, diventava un altro; per ciò venne sostituito da Jude Law, Johnny Depp e Colin Farrell.

Bruce Lee morì poco dopo aver terminato le riprese di I tre dell'operazione Drago, ma aveva ancora in sospeso L'ultimo combattimento di Chen: così per ovviare alla sua dipartita, nel film sono state montate vecchie inquadrature dell'attore resuscitato al cinema per l'occasione. Da menzionare anche Oliver Reed ne Il Gladiatore: nonostante le parti che mancavano per completare il film avrebbero potuto tranquillamente essere tagliate, la produzione volle comunque animare il suo volto sul corpo di una controfigura spendendo 3 milioni di dollari.

Infine l'attore resuscitato al cinema per eccellenza è certamente Brandon Lee, morto a causa di un colpo partito da un'arma sul set che doveva essere caricata a salve. Venne ampiamente ricostruito in computer grafica con un risultato decisamente migliore rispetto alla sorte toccata al padre Bruce.