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L'11 agosto del 2014 l'addio a Robin Williams

L’11 agosto del 2014 venne ritrovato, nella sua casa di Paradise Cay in California, il corpo senza vita dell’attore Robin Williams.

Sulla sua morte ci sono – ahimè – pochi dubbi: Robin si è suicidato, probabilmente dopo aver scoperto di essere affetto da una malattia nota come demenza da corpi di Lewy, che causa follia e allucinazioni.

Insostenibile per un uomo forte come lui, che aveva fatto dell’ironia il suo cavallo di battaglia e della risata la sua forza. Attore, doppiatore, comico e produttore cinematografico, Robin inizia la sua carriera a teatro ma diventa eccezionalmente famoso grazie a una serie tv, Mork & Mindy, andata in onda tra il 1978 e il 1982.

Il mondo del cinema gli apre le porte, e a ragione: i ruoli iconici e ormai memorabili da lui interpretati sono tantissimi (Hook, Jumanji, Patch Adams e Mrs. Doubtfire per citarne alcuni) e alcuni restano nella storia del cinema. Candidato quattro volte all’Oscar (per Good Morning, Vietnam, L’attimo fuggente, La leggenda del re pescatore e Will Hunting) conquisterà la statuetta come Migliore attore non protagonista proprio per il ruolo dello psicologo Sean McGuire nel film di Matt Damon e Ben Affleck.

Il buonumore non gli è mai mancato, ma è innegabile che Robin sia apparso eccellente anche nei ruoli drammatici, lasciando un grande vuoto nel mondo del cinema. “Ti viene concessa una piccola dose di follia – era solito dire – non perderla”.