Dall’1 giugno apre il Multi: un coinvolgente percorso multimediale con reperti visivi, animazioni, giochi interattivi.

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Nasce il primo museo interattivo interamente dedicato alla lingua italiana: si chiama Multi ed è stato ideato e curato da un gruppo di ricerca coordinato dall’Università di Pavia e comprendente le Università di Napoli L’Orientale e l’Università degli Studi della Tuscia. Lo sviluppo e il progetto digitale sono stati realizzati dallo studio di progettazione multidisciplinare Dotdotdot di Milano. 

Disponibile dall’1 giugno, il Multi è pensato per conservare, tramandare e valorizzare il patrimonio culturale immateriale costituito dalla lingua italiana e dalle sue molteplici sfaccettature. I suoi percorsi digitali uniscono linguaggi narrativi, immagini, video e audio per conciliare il rigore scientifico della ricostruzione con un’esperienza immersiva e sorprendente. Il Multi è inclusivo, interattivo e gratuito. Tutti i testi sono disponibili anche in formato audio e presto anche in lingua inglese.

I sei percorsi tematici del Multi

La struttura del Multi – Museo multimediale della lingua italiana si snoda attraverso un atrio introduttivo e sei percorsi tematici interattivi e intuitivi, che rispondono ad altrettante domande fondanti sulla nostra lingua: Come è nata la lingua italiana? Chi ha stabilito le regole dell’italiano? Come è circolato l’italiano scritto?. E ancora Come si è diffuso l’italiano parlato? Come suona l’italiano di chi non sa l’italiano? Quali lingue si parlano in Italia? Come si è diffusa la lingua italiana nel mondo?

Navigando troverete una selezione di reperti. Dagli autografi di Dante e Petrarca al memoriale scritto di proprio pugno nel Cinquecento da una donna accusata di stregoneria. Dalla versione in alta definizione della prima edizione del Vocabolario della Crusca fino a Nel blu, dipinto di blu di Modugno e Migliacci o a una tavola di Zerocalcare. 

«La sfida del Multi è quella di raccontare la lingua italiana e la sua storia in un modo che possa coinvolgere e appassionare un pubblico ampio e variegato. Dai giovani delle nostre scuole a tutte le persone che nel mondo amano la nostra lingua e ne sono incuriosite. – commenta Giuseppe Antonelli, docente di Storia della lingua italiana all’Università di Pavia e coordinatore scientifico del Multi – Una lunga riflessione sulla resa museale di un patrimonio immateriale come la lingua e sulle tecniche museografiche digitali ha dato come risultato un multiforme racconto per immagini: agile e divertente, pensato anche per chi ormai non è più abituato a leggere molto. Sei percorsi pieni di sorprese, in cui ogni visita potrà essere diversa dall’altra. Ogni volta un’esperienza ravvivata da video, da spezzoni di film e canzoni, da giochi e quiz interattivi».