Il report di Luminate di metà anno mostra la perdita di popolarità della musica in inglese e introduce i super fan.

Il nuovo report di metà anno di Luminate fa luce su una tendenza ormai accertata globalmente: la musica cantata in inglese non è più popolare come un tempo. Ed è un dato che vale sia per gli Stati Uniti che per l’intero pianeta. Un effetto, indubbiamente, della globalizzazione ma anche della generale predilezione per la musica cantata nella propria lingua. «Non è un segreto – si legge sul report – che la musica non in inglese sia cresciuta di popolarità nel corso degli ultimi dieci anni, soprattutto se pensiamo al genere Latin e al K-Pop». Sono questi, infatti, i due generi che hanno messo maggiormente in crisi l’industria anglo-americana. Stando ai dati di Luminate, «il 40% degli ascoltatori statunitensi ascolta musica in una lingua diversa rispetto all’inglese». Tra queste spagnolo, francese, coreano, giapponese, italiano, tedesco e arabo (in quest’ordine) sono le più popolari.

Di contro, gli USA stanno sempre più esportando il genere Country (di solito favorito dagli ascoltatori statunitensi): il country è sempre più popolare nelle Filippine, in Indonesia, India, Brasile, Messico, Germania e Vietnam.

Il fenomeno dei super fan

Un’altra tendenza portata all’attenzione da Luminate è la nascita della figura del super fan. «Ora più che mai – si legge nel report – i fan hanno il potere di influenzare e dare forma al modo in cui gli artisti realizzano, mettono in commercio e rilasciano la musica».

Ma chi è un super fan? Secondo Luminate, è un ascoltatore «con più di 13 anni coinvolto da un artista e dai suoi contenuti in vari modi, dallo streaming ai social media, fino all’acquisto di musica fisica o merchandising per assistere a un concerto». In breve, il super fan è un fan che si approccia all’artista in più di 5 modalità differenti. Rispetto all’ascoltatore medio, il super fan spende un buon 80% in più in musica ogni mese.

Il super fan del K-Pop

Qualche altro dato: i fan del K-Pop spendono in media il 75% in più al mese rispetto all’ascoltatore statunitense medio. Ma i fan del K-Pop spendono meno dei fan dell’afropop/beats (121% in più al mese rispetto all’ascoltatore medio). Sul K-Pop va comunque detto che i fan comprano più vinili (+69%), acquistano musica per supportare un artista (+67%), comprano CD (+46%) e quasi 1 fan su 4 ha acquistato una musicassetta negli ultimi 12 mesi.

L’obiettivo di mostrare supporto agli artisti da parte dei super fan ha infatti, in generale, attivamente contribuito all’incremento delle vendite dei vinili e dei CD.

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