Gamer e streamer, HontasG – nome d’arte di Alessia Giorgi – da Lucca Comics & Games 2023 ci racconta il suo percorso.

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Presenza fissa a Lucca Comics & Games 2023, la gamer HontasG – nome d’arte di Alessia Giorgi – ci ha raccontato il suo percorso, tra alti e bassi. Oggi è streamer parte del team Fnatic – marchio eSport di maggior successo dell’ultimo decennio – ed è seguitissima su Twitch per i contenuti a tema COD e GTA. «Dovevo scegliere il mio nome nel mondo del gaming – ci racconta – e volevo qualcosa che mi appartenesse e parlasse un po’ di me. Quando ero piccola, assomigliavo molto a Pocahontas perché avevo i capelli lunghi e neri. Tutti mi dicevano che le somigliavo. Così ho scelto Hontas. La G invece sta per Girl, Gamer e Giorgi, il mio cognome. Tutte cose che mi appartengono».

La passione per i videogiochi nasce in Alessia sin da piccola. «Avevo quattro anni. – racconta – Vivevo con mia nonna e mio zio. Lui giocava e io passavo le giornate a guardarlo giocare. È diventato un lavoro quando, finito il liceo, mi sono presa un momento per me. Avevo abbandonato i videogiochi per concentrarmi sugli studi, ma in quel momento ho ripreso a giocare. Tutti mi dicevano Sei brava, prova a streammare. All’inizio dicevo di no perché ero timida. Poi mi hanno convinto e ho iniziato con una live su Twitch. A me piaceva, erano tutti contenti così mi son detta Dai, perché no? Allora andiamo avanti».

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Un lavoro vero e proprio, che inizia la mattina («Mi sveglio molto presto e inizio a registrare i contenuti. Dopo li edito e poi vado in live», dice): «Lavoro tutto il giorno, anche il sabato. I miei genitori? All’inizio studiavo architettura e per i miei era una follia abbandonare tutto per fare questo. Poi pian piano hanno visto che era un lavoro a tutti gli effetti e si sono convinti».

Di sicuro, oggi HontasG si definisce «grata». Anche se non tutto è rosa e fiori, soprattutto per le donne nel mondo del gaming: «Non è facile – precisa infatti – purtroppo ancora adesso tante donne vengono screditate. Ci viene detto che dobbiamo tornare in cucina, una frase tipica. Ultimamente però la situazione sta migliorando, quindi in bocca al lupo a tutte le ragazze. Fate quello che vi piace!». E, se dovesse dare un consiglio a chi vuole replicare il suo percorso, confessa in primo luogo che ci sono alti e bassi. «Ma non buttatevi giù! – chiosa – Ci saranno momenti in cui direte Basta. Non smettete però, questo lavoro porta tantissime cose belle ed è normale avere sbalzi. Tenete duro e fregatevene del parere degli altri, le persone parlano lo stesso. Fate quello che volete e cercate di circondarvi di persone che vi vogliono bene».