Campo de’ Fiori nasconde un segreto unico a Roma: scopri perché, tra storia, simboli e memoria, qui non è mai stata costruita una chiesa
Nel cuore di Roma c’è una piazza che custodisce un segreto unico: Campo de’ Fiori. Chi la visita resta colpito dalla sua energia inconfondibile, dalla vitalità che si respira tra le bancarelle di giorno e dai locali pieni di vita la sera. Eppure, dietro la sua atmosfera vivace, si nasconde un dettaglio che la rende diversa da tutte le altre piazze della città eterna: qui non troverai neppure una chiesa.
LEGGI ANCHE: — Sai che a Roma si nasconde la casa più piccola del mondo? Ecco quanto è grande
Un luogo pittoresco ma diverso da tutti gli altri
A differenza di quasi tutte le altre piazze storiche della città, Campo de’ Fiori custodisce un’anomalia che incuriosisce storici, romani e viaggiatori: non ospita nessun edificio religioso. Una caratteristica che la rende unica, considerando che a Roma esistono circa novecento chiese distribuite praticamente ovunque.
Basta guardare altre piazze per rendersi conto di quanto Campo de’ Fiori sia un’eccezione. Piazza della Rotonda vanta il Pantheon, antica meraviglia convertita in basilica. Piazza di Santa Maria in Trastevere ospita la splendida basilica omonima, mentre Piazza del Popolo accoglie la Chiesa di Santa Maria del Popolo. Insomma, in ogni angolo della capitale, le piazze si intrecciano con la spiritualità… tranne qui.
La domanda, quindi, sorge spontanea: perché Campo de’ Fiori non ha mai avuto una chiesa, né mai probabilmente ne avrà una? La risposta affonda le sue radici nella storia più oscura di questo luogo.
Campo de’ Fiori, il patibolo di Roma
Per comprendere il motivo, bisogna fare un salto indietro nel tempo, quando la piazza non era lo scenario allegro che conosciamo oggi. Nel passato, Campo de’ Fiori era tristemente famoso come luogo di esecuzioni pubbliche ordinate proprio dalla Chiesa.
Qui, il 17 febbraio 1600, venne arso vivo Giordano Bruno, filosofo, scienziato e pensatore libero, condannato come eretico per le sue idee rivoluzionarie. L’esecuzione, voluta dal Papa, scosse profondamente la coscienza collettiva e trasformò Campo de’ Fiori in un simbolo di dolore, memoria e resistenza laica. Da allora, la piazza è rimasta segnata da quell’episodio.
Quasi tre secoli dopo, nel 1889, un gruppo di intellettuali europei, tra cui lo scrittore Victor Hugo, si mobilitò per onorare la memoria di Giordano Bruno. Al centro della piazza venne eretta una maestosa statua in suo onore, scolpita da Ettore Ferrari.
Foto: Shutterstock


