Avete ancora qualche giorno di ferie e non volete restare a casa? Visitate Santa Maria in Valle Porclaneta in Abruzzo
L’estate sta finendo, qualcuno è già tornato a lavoro e qualcun altro, invece, si gode gli ultimi giorni di relax e tranquillità. Roma è ancora semi vuota, i romani sono intenti a farsi qualche gita fuori porta e l’Abruzzo è una delle regioni più gettonate. Proprio lì sorge un tesoro: Santa Maria in Valle Porclaneta.
Santa Maria in Valle Porclaneta: cosa sapere
Alle pendici del Monte Velino, a 1022 metri di altezza, nel silenzio più assoluto, sorge Santa Maria in Valle Porclaneta, una chiesa romanica fondata intorno al 1000 d.C. come dipendenza dell’Abbazia di Montecassino. Precedentemente era un eremo rupestre.
L’edificio è caratterizzato da una sobria facciata e una struttura a pianta basilicale da cui emerge l’essenza spirituale della vita monastica, semplicità, rigore e profondo legame con la natura.
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Per visitarla basterà attraversare il portico fino a raggiungere l’ingresso principale: il portale è molto semplice ed è abbellito da una lunetta ogivale, affrescata nel XV secolo con una raffigurazione della Madonna col Bambino tra due Angeli adoranti.
Lungo il lato destro della chiesa, invece, i è un piccolo portale, ornato da una formella scolpita e raffigurante una Madonna con Bambino benedicente. L’opera è stata attribuita al maestro Nicolò. Seguono un’elegante bifora e due piccole monofore realizzate nel XIV secolo.

La luce: un gioco di colori unico
Il gioco di luci naturali rende tutto ancora più bello. Le piccole monofore, volutamente orientate, filtrano la luce del sole nelle ore mattutine, creando fasci luminosi che attraversano la navata e danno vita ad un luogo suggestivo. Le sculture sono esaltate e si respira un’atmosfera mistica.
Visitare la chiesa è qualcosa da fare almeno una volta, così da venire a contatto con un edificio unico nel suo genere.
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