Una leggenda romana racconta di neve in pieno agosto: così nacque quella che oggi è la basilica di Santa Maria Maggiore.
La città eterna è custode di leggende che attraversano i secoli e sono impresse indelebilmente in ogni pietra di Roma. Una di queste è legata alla Basilica di Santa Maria Maggiore e a un evento miracoloso: la neve in pieno agosto. Un momento prodigioso che, secondo la tradizione, avrebbe ispirato la costruzione di una delle chiese più amate della cristianità, nella quale Papa Francesco ha scelto di riposare.
Il miracolo della neve e la nascita della basilica
Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Una vecchia leggenda medievale racconta che, nella notte tra il 4 e il 5 agosto del 352 d.C., la Vergine Maria apparve in sogno a Papa Liberio e a un ricco patrizio romano di nome Giovanni. A entrambi chiese di costruire una chiesa nel punto esatto in cui, il mattino seguente, sarebbe apparsa la neve.
E così accadde: sul colle Esquilino, nel pieno dell’estate romana, una distesa di neve ricoprì il terreno. Il papa, interpretando l’evento come segno divino, tracciò il perimetro del nuovo edificio direttamente sul luogo della nevicata. Fu posta così la prima pietra di una chiesa detta “ad Nives”, o “Liberiana”, che nei secoli si trasformò nella splendida Basilica di Santa Maria Maggiore.
Il miracolo, pur non comprovato da fonti storiche, è entrato nel cuore popolare e, quindi, di diritto nella tradizione. Ancora oggi, ogni 5 agosto, si celebra con una solenne liturgia che culmina in una suggestiva “nevicata” artificiale di petali bianchi all’interno della basilica, che rievoca poeticamente l’evento prodigioso.
Il racconto della nevicata miracolosa non si è conservato solo nella tradizione orale, ma è stato letteralmente scolpito nella pietra. All’interno della basilica si trova la cappella della Madonna della Neve, riccamente decorata con affreschi e rilievi marmorei che narrano l’apparizione della Vergine e l’evento nevoso. Il grande arco trionfale, risalente al V secolo, presenta un rilievo in cui la Madonna campeggia al centro, circondata da episodi che alludono alla nascita del culto mariano.
Anche la facciata realizzata da Ferdinando Fuga nel 1743 è un omaggio iconografico al miracolo: l’Esquilino è simbolicamente innevato. Ogni elemento architettonico e artistico è una forma di liturgia permanente, che rende eterno un gesto irripetibile. La celebrazione della “nevicata” ogni 5 agosto, con petali cadenti dal soffitto, non è che il suo completamento.
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