Via Veneto trasformata in una lunga galleria d’arte a cielo aperto, dove appassionati, curiosi e turisti al passeggio possano ammirare le opere di Philip Colbert, raccolte per l’esposizione ‘The Lobster Empire’, in un simbiotico scambio tra arte contemporanea e spazi urbani.
Questo uno degli obiettivi del Municipio Roma I Centro che, in collaborazione con Bam srl, ha organizzato e inaugurato l’ottobre scorso la mostra che è stata prorogata per un mese, fino all’8 febbraio 2023.
Colbert, pittore, scultore designer di moda e di arredi, è considerato oggi uno artisti più
innovatori dello scenario contemporaneo, un pioniere del metaverso, il cui lavoro
attraversa con disinvoltura la pittura dei maestri della storia dell’arte, il digitale, e la pop
art, con un gusto satirico e provocatorio che gli è valso la consacrazione nel firmamento
dell’arte internazionale come il “figlioccio di Andy Warhol”. Le sue opere sono state
esposte nei principali musei internazionali, tra cui la Tate Modern di Londra, il Van Gogh
Museum di Amsterdam, la Modern Art Museum di Shanghai, l’Hong Kong Museum of
Art, il Multimedia Art Museum di Mosca e note gallerie come la Sejong Gallery di Seoul,
la Whitestone Gallery di Taipei, la Saatchi Gallery di Londra e Los Angeles e la Gallery
Nichido di Tokyo oltre al Times Art Museum di Chongqing. E’ la prima volta che Roma
ospita una sua mostra.
Colbert ha “invaso” la città con 12 opere, grandi sculture in alluminio, bronzo e acciaio,
che vedranno al centro il suo personaggio più iconico: l’aragosta, un cartone animato
contemporaneo protagonista del Surrealismo, quasi un alter ego dell’artista, un biglietto da
visita, un meme. Tra queste, per la prima volta sarà esposta la scultura più grande, il ‘King
Lobster’, alto sei metri, che saluta i suoi seguaci con la corona regale e le chele alzate.
L’esposizione è stata realizzata in collaborazione con BAM srl, Studio Philip Colbert e Associazione Via Veneto, con il supporto del British Council.