La conversione del castigo in economia di diritti sospesi fu uno dei momenti chiave nell’evoluzione dei sistemi penali in epoca moderna. Una rieducazione dell’individuo che, a partire da quel momento, agirà sull’anima di quest’ultimo attraverso la privazione della libertà, intesa sia come diritto che come bene.

In Italia sono più di 300 i giovani sotto i 25 anni detenuti nelle carceri minorili.

L’IPM di Nisida, situato nell’omonima isola, è il carcere minorile di Napoli, uno dei 17 in Italia. L’Istituto persegue l’obiettivo di scardinare dai giovani detenuti un atteggiamento che idolatra ed emula modelli comportamentali della criminalità locale e negli ultimi anni si è distinto per una politica rieducativa all’avanguardia. Il percorso di recupero, oltre ai laboratori tecnici e didattici, consiste in attività a stretto contatto con la natura rigogliosa dell’isola che danno la possibilità ai giovani di esperire piccoli momenti di libertà e di bellezza nonostante la loro condizione di reclusione: Nisida, infatti, è l’unico carcere minorile in Italia dove i detenuti possono fare il bagno in mare.

Isolati dal mondo nel pieno della giovinezza, i ragazzi di Nisida hanno l’opportunità di cambiare la loro vita.

Yarin Trotta del Vecchio è un fotografo documentarista italiano di base a Roma.

Nato a Roma nel 1991, ha intrapreso la sua formazione fotografica nel 2014. Nel 2017 ha conseguito un Master in Reportage presso WSP Phootgraphy. I suoi lavori consistono principalmente in progetti a lungo termine con i quali esplora tematiche sociali attraverso un approccio antropologico.

L’evento è gratuito.
La mostra sarà esposta fino al 6 luglio e visitabile dal lunedì al venerdì dalle 18 alle 19 o su appuntamento.