Nel cuore vibrante di Roma, là dove l’arte incontra la convivialità e il gusto si fa narrazione, torna “Brezze d’Arte”, l’appuntamento che unisce le grandi mostre della Capitale all’esperienza gastronomica d’autore dell’Hotel Diana. Visite guidate, performance e cene tematiche diventano così il pretesto per vivere l’arte non solo con gli occhi, ma anche con il palato.
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L’arte si siede a tavola: l’idea di Caterina De Angelis
L’idea di Brezze d’Arte nasce dalla passione personale di Caterina De Angelis, titolare e responsabile food & beverage dell’Hotel Diana. È lei che ha trasformato le sue visite guidate in un vero e proprio percorso sensoriale.
“Tutto è cominciato come un hobby — racconta — quando molti mi chiedevano di concludere le visite con una cena. Da lì è nata l’associazione I Percorsi delle Muse e un calendario che unisce cultura e gastronomia”.
Il ristorante panoramico L’Uliveto Roof Garden diventa così il teatro di una raffinata sinestesia tra gusto e bellezza. Gli chef Alessandro Pinca e Umberto Vezzoli interpretano i protagonisti delle esposizioni in piatti ispirati ai colori, ai simboli e alle emozioni delle opere in mostra.
Il primo appuntamento, il 15 novembre, sarà dedicato alla mostra Dalì. Rivoluzione e tradizione a Palazzo Cipolla. In abbinamento, il menù surrealista propone l’“Uovo nell’uovo” e una “carbonara liquida” da gustare con la cannuccia. Non mancano i drink tematici, come Sogno Liquido e Por Gala, cocktail ideati dal bartender Gianluca Storchi in omaggio all’artista catalano e alla sua musa.
Sabato 13 dicembre, la scena si sposterà a Palazzo Bonaparte per la mostra su Alfonse Mucha, con la serata Belle Époque: una crêpe con Mucha.
Il 16 gennaio toccherà ai Tesori dei Faraoni alle Scuderie del Quirinale, seguiti da una cena “A tavola con i Faraoni”. In programma anche visite esclusive a Palazzo Massimo, San Lorenzo in Miranda, Palazzo Colonna e Villa Albani, con performance metateatrali curate da Alessandro Ristori e Clara Margani nella sala Artemide dell’hotel.
Così Brezze d’Arte trasforma la scoperta dei capolavori in un’esperienza multisensoriale, dove la cultura diventa un convivio e ogni piatto racconta una storia.
Photo Credits: Hotel Diana


