Roma è bella sempre ma, d’estate, visitarla è decisamente faticoso, soprattutto quando le temperature salgono di parecchio. Spesso, però, c’è un altro pericolo dietro l’angolo oltre al caldo e sta nella tentazione di acquistare una bottiglietta d’acqua da alcuni venditori ambulanti. Il motivo? Dietro queste vendite improvvisate potrebbe esserci un pericolo ben più grosso.
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Il lato nascosto delle bottiglie vendute per strada a Roma
Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Sappiamo bene che, a Roma, non è raro imbattersi in venditori che offrono bottigliette d’acqua fredda a prezzi ben superiori al normale.
C’è chi arriva a chiedere anche 5 euro per una bottiglia da mezzo litro. Ma al di là al costo esagerato, il problema principale riguarda la provenienza.
Spesso queste bottiglie non arrivano da canali regolari: vengono nascoste sotto cespugli o in tombini in attesa di essere riprese e vendute, e in alcuni casi vengono addirittura riempite con acqua di rubinetto e rivendute senza sigillo.
Si tratta principalmente di una questione igienica ma è anche un vero inganno ai danni dei turisti, che credono di acquistare un prodotto sicuro e pagano invece per qualcosa di potenzialmente rischioso. Non a caso, le autorità effettuano regolarmente sequestri, soprattutto nelle aree più frequentate come il Colosseo e il Circo Massimo, ma il fenomeno resta diffuso.
Paradossalmente, però, a Roma non c’è bisogno di acquistare acqua in bottiglia: è una delle città più generose al mondo quando si parla di acqua pubblica. I celebri nasoni – circa 2.500 fontanelle sparse in ogni quartiere – offrono gratuitamente acqua fresca potabile 24 ore su 24. A questi si aggiungono i nuovi chioschi che erogano anche acqua frizzante.
Portare con sé una borraccia o una semplice bottiglia riutilizzabile diventa così la scelta più intelligente ed economica.
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