Max Pezzali approda al Circo Massimo di Roma con il suo CircoMax: tantissimi ospiti e un viaggio tra canzoni ormai immortali.

loading

30 anni di carriera, 30 anni di musica celebrati e festeggiati con un concerto al Circo Massimo di Roma: una vera e propria festa quella portata di scena da Max Pezzali con il suo CircoMax. In 56.000 sono arrivati da tutta Italia per assistere ad uno degli eventi live più attesi della stagione, e il risultato è stato straordinario. Max Pezzali ha ripercorso la sua carriera, facendo cantare e ballare il pubblico con brani che hanno accompagnato molti di noi.

Un salto indietro nel tempo ai ruggenti anni ’90 in cui si guardava al futuro speranzosi in attesa dell’arrivo del nuovo millennio. «Questo è uno dei classici momenti in cui si cerca di pre-correre, mi sono chiesto Chissà cosa succederà?. – ha dichiarato Max Pezzali alla stampa prima del live – Me ne renderò conto molto dopo. Se potessi analizzare ora la cosa con freddezza, mi farei prendere dal panico. Bisogna non pensarci troppo».

«Il palco è incredibile. – ha continuato il cantautore – È lo stato dell’arte, una rappresentazione tridimensionale dell’universo pop che ho raccontato nelle canzoni. Mi sono quasi commosso quando l’ho visto per la prima volta». Su quel palco, a scaldare le 56.000 persone invitate alla festa è stato il set del DeeJay Time che – con la bravura e l’esperienza di Dj come Albertino, Prezioso, Molella e Fargetta – ha portato il pubblico in temperatura (come direbbero nel mondo delle moto, di cui Max Pezzali è grande appassionato). «Il DeeJay Time – ha detto in proposito Pezzali – è il segno di una linea che mi collega al mio passato. Superato un certo limite di età e di carriera credo si debba vivere alla giornata».

CircoMax, con Pezzali ospiti ma soprattutto amici

Poi ecco che il sipario si apre e finalmente viene svelato il palco in tutta la sua meraviglia: a comporre la scenografia riferimenti presi da tutti i grandi successi che Pezzali ha cantato negli anni. Come Hanno ucciso l’uomo ragno, brano del 1992 che ha aperto le danze e fatto cantare tutto il Circo Massimo. È stata poi la volta di un altro grande successo – S’inkazza – che ha lasciato poi il posto a Rotta per casa di Dio che ha visto salire sul palco il primo ospite della serata, Riccardo dei Pinguini Tattici Nucleari. Sono saliti sul palco di CircoMax anche Dargen D’Amico, gli Articolo 31, Colapesce e Dimartino, Lazza, Gazzelle e Paola e Chiara.

«È una selezione di amici. – dice Max prima del concerto – Prima di tutto, quando puoi vivere un momento del genere, è bello condividerlo con le persone che stimi. Con J-Ax e Dj Jad ho condiviso un pezzo di percorso. Con Lazza invece si chiude in un cerchio, perché lo conosco da quando era un bambino. Era sottopalco e ora è sul palco a cantare con me: è una bella storia. Di Colapesce e Dimartino mi piace la loro ironia, portano leggerezza profonda. Colapesce è anche il responsabile dello sdoganamento degli 883 quando reinterpretò un mio pezzo. Si tratta di una serie di percorsi che tornano. Anche Riccardo Zanotti è un amico, ci siamo conosciuti mangiando una pizza quando i Pinguini Tattici Nuclerari tornavano da una data, ma non erano ancora così famosi. È come se si tirassero le fila di tanti anni della mia storia».

Ma il protagonista del CircoMax è stato anche il pubblico che Pezzali ha saputo coinvolgere in tantissimi modi: lo ha illuminato più volte e lo ha coinvolto facendolo partecipe delle coreografie con le torce. Si può dire che il pubblico stesso è stato portato nel mondo di Max.

Sull’ultimo brano cantato insieme a Lazza, sul videowall è apparsa una foto: un giovane Max Pezzali, con un super giovane Lazza. Una sorta di passaggio di testimone? O forse semplicemente una testimonianza di come il nostro futuro sia già scritto. Max Pezzali e il suo Circomax salutano il pubblico cantando Con un deca: il brano è del 1992, ma ascoltandolo ci accorgiamo di quanto il tempo per lui non sia passato. «Si è creata una tempesta perfetta. – chiosa Max – Penso che le canzoni di quel periodo abbiano creato inconsapevolmente un ricordo collettivo. Ho raccontato un tempo».

CircoMax, Max Pezzali al Circo Massimo: la scaletta

Hanno ucciso l’uomo ragno
S’Inkazza
Rotta per casa di Dio (Riccardo – PTN)
Giovani Wannabe (Riccardo – PTN)
La regola dell’amico (Dargen D’Amico)
Dove si balla (Dargen D’Amico)
Come deve andare
L’universo tranne noi
Ti sento Vivere
Lo strano percorso
Sempre Noi (Articolo 31)
Sei un mito (Articolo 31)
La regina del celebrità
La lunga estate caldissima
Bella vera /Musica leggerissima/Nella notte (Colapesce Dimartino + Deejay T)
Intro + Gli anni (Lazza)
Cenere (Lazza)
Nessun rimpianto
Una Canzone D’amore
Come mai?
Medley (Nient’altro che noi / Eccoti / Io ci Sarò / Se Tornerai)
Quello che capita
Il grande incubo
La dura legge del Gol (Gazzelle)
Destri (Gazzelle)
L’ultimo bicchiere
Non me la menare / Te la tiri / 6 uno sfigato
Nord Sud Ovest Est / Tieni il tempo (Paola e Chiara)
Con un deca

Di Iacopo Balestri