Ned Benson ci regala, su Disney+, l’irresistibile commedia romantica ‘The Greatest Hits’ sul potere immenso della musica.

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Dal 12 aprile è disponibile su Disney+ The Greatest Hits, il film scritto e diretto da Ned Benson con Lucy Boynton, Justin H. Min, David Corenswet e Austin Crute. In un momento storico in cui serie e pellicole sembrano avere un costante problema di storytelling, Ned Benson sceglie la strada della semplicità per raccontare una storia splendidamente umana. Harriet (Lucy Boynton) scopre infatti che l’arte imita la vita quando si rende conto che alcune canzoni possono trasportarla indietro nel tempo (letteralmente). Mentre rivive il passato attraverso i ricordi romantici con il suo ex fidanzato (David Corenswet), il suo viaggiare nel tempo si scontra con un nuovo interesse amoroso che sta nascendo nel presente (Justin H. Min).

The Greatest Hits è dunque un film d’amore che racconta però anche il dolore sul fil rouge di quanto la musica sia spesso inconsapevolmente protagonista della nostra quotidianità. Anche quando non ce ne rendiamo conto. Ned Benson parte da qui e dal libro Musicophilia di Oliver Sachs: «Credo che la musica sia protagonista delle nostre vite, almeno della mia. – ci dice il regista – Le canzoni hanno avuto un effetto intenso su di me da sempre, quindi questo è un aspetto del film. Un altro è un libro che ho letto su musica e cervello. Si chiama Musicophilia ed è scritto da Oliver Sachs. Questi due aspetti sono la genesi del concept del film».

The Greatest Hits: la musica indiscussa protagonista

Ci sono vari livelli su cui Ned Benson si è mosso per scrivere un racconto con la musica al centro. In primo luogo, Harriet – la protagonista – non è una semplice fan, ma una producer. Il potere che si ritrova tra le mani le renderà inevitabilmente impossibile svolgere il proprio mestiere senza conseguenze. «È una producer – dice Benson – come Walter Gibbons, alcuni membri degli Steely Dan o Alan Parsons. Ovviamente non riuscire più a lavorare a causa del suo problema è molto difficile. Noi consciamente l’abbiamo messa in queste condizioni lavorative così che dovesse rinunciare al suo lavoro e isolarsi. Credo che il film racconti proprio come lei abbia dovuto isolarsi dalla sua vita e da alcune esperienze per andare avanti. E trovare alla fine un modo per ritornare alla sua vita di sempre proprio grazie alla musica. Emozioni potenti possono essere interconnesse ad alcune canzoni e a certa musica. Per me è fondamentale e credo che si rifletta nel suo personaggio e anche negli altri protagonisti del film».

In secondo luogo, il film di Searchlight Pictures vanta una colonna sonora magistrale, scritta e composta da Ryan Lott e da Mary Ramos. «Abbiamo costruito il paesaggio sonoro del film. Ma alcune scelte sono state veramente personali. – dice Benson – Come la canzone di Jamie xx al Festival: io e mia moglie siamo andati a vederlo all’Outside Lands a San Francisco anni fa. Per me era importante inserire quel brano nel film ed è diventata una canzone importante anche per Harriet. Ci sono canzoni come quella dei Roxy Music che ho ascoltato durante un live di DJ Harvey. Ho voluto trovare quelle canzoni che per me potessero creare un’estetica, che avessero una risonanza emotiva».

Nelly Furtado e il brano Never Lost

C’è anche una graditissima sorpresa in The Greatest Hits: Never Lost, nuovo brano di Nelly Furtado scritto insieme a Ryan Lott. Non facciamo spoiler, ma ci limitiamo a dire che la musica della cantautrice ha un ruolo molto importante all’interno del film. «Ci serviva una canzone che fosse un classico del pop, che fosse normale che si sentisse alla radio. – dice Benson – È stato bello che Nelly Furtado abbia accettato di lavorare con noi e scrivere anche un nuovo brano per il film».