L’artista coreana Yudori racconta il suo nuovo lavoro, ‘La Conquista del Cielo’, in uscita il 4 aprile per J-POP Manga.

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Dopo la presentazione a Romics 2023, La Conquista del Cielo – nuova opera di Yudori per J-POP Manga – è finalmente disponibile. L’artista coreana, forte del successo del webtoon Pandora’s Choice (La Scelta di Pandora), in questo nuovo lavoro si immerge nuovamente nel passato per scandagliare figure femminili nello stesso tempo fragili e risolute. La Conquista del cielo è infatti ambientato nell’Olanda del XVI secolo e segue la vita di Amelie – giovane cattolica sposata con un agiato mercante – che si troverà a convivere con una giovane schiava arrivata da terre lontane. Due donne dall’animo apparentemente inconciliabile che troveranno, paradossalmente, dei punti in comune proprio nella loro condizione sociale. «Ho avuto l’idea di una donna che inventa un mezzo volante quando avevo 19 anni. – ci racconta Yudori – Ma quando è arrivato il momento di realizzare effettivamente quella che era solo un’idea, ho dovuto aspettare il momento e il posto giusto. Ho pensato all’Olanda del 17esimo secolo perché è la cultura che ha dato vita al capitalismo, alla tratta degli schiavi e all’Età dell’Esplorazione. Per me era il contesto perfetto per l’idea che avevo in mente. E più facevo ricerche, più mi sono innamorata di questa cultura molto definita e di questa estetica».

Per approcciarsi a questa specifica epoca, Yudori ci confessa di aver letto tantissimo. «Anche perché non sono mai stata in Olanda. – ci spiega – Ma non ero molto preoccupata perché è solo un’ambientazione che ho immaginato per la mia idea: una donna asiatica che inventa un mezzo volante». Chiediamo all’artista se, ad ispirarla, sia stato in parte un evento realmente accaduto. «Ufficialmente – ci risponde – la storia eurocentrica ci dice che i fratelli Montgolfier, francesi, hanno inventato le prime forme di aviazione, ma altre culture come quella cinese avevano già questa tecnologia da secoli. Quindi sì, perché no: la mia storia è al 100% vera».

La Conquista del Cielo di Yudori: Amelie e Sahara

Esaminato e scandagliato il contesto, la storia si concentra in realtà sulle due protagoniste de La Conquista del Cielo. Entrambe sono vittime di una società fortemente patriarcale e il tratto di Yudori sembra quasi riflettere le radici e la personalità dell’una e dell’altra. «Amelie probabilmente mi somiglia di più. – ci dice Yudori – È intelligente e devota, ma anche orgogliosa e testarda. Sahara è invece ciò che voglio essere: rilassata. Ho pensato tantissimo al rilassamento come ad una forma di resa volontaria. O ad un modo per non fare attivamente nulla. Ho visto tante donne feroci e di successo, ma quando mai sentiamo parlare di donne rilassate? Forse la società non le celebra? La storia ricorderà mai donne che sono a malapena sopravvissute? Credo che la sopravvivenza e il mantenimento del benessere siano grandi risultati e che le donne lo meritino quanto chiunque altro».

La Conquista del Cielo è, in fondo, un’opera sulla sopravvivenza femminile: la libertà a lungo cercata nei secoli, in queste pagine, appare sempre a portata di mano e sempre sfuggente. «Forse sono cinica – commenta in proposito Yudori – ma non credo nel miglioramento lineare della specie umana. Le persone dimenticano con troppa facilità e giriamo in cerchio, sempre intorno alle stesse problematiche. Ci sono state tantissime culture in passato che hanno garantito la libertà e la dignità alle donne, più di quante ce ne siano ora. Sono esistite culture che hanno venerato dee, celebrato le prostitute e accettato le persone transgender. Ma abbiamo dimenticato e da loro non abbiamo imparato nulla. Provo solo a ricordare che commettiamo tutti degli errori, tutti dimentichiamo e che le cose possano andare male. L’unica cosa che faccio è lavorare e provare a essere gentile… anche se non sempre mi riesce».

La religione e la figura di Dio

Infine, e proprio parlando di venerazione, facciamo notare a Yudori che ne La Conquista del Cielo un altro tema fondamentale è la religione. «Mi ha sempre affascinato questa tendenza delle persone a scegliere qualcosa che, per loro, è la verità assoluta. I popoli hanno usato la violenza per proteggere o diffondere la propria verità. Amelie, nella sua anima, ha questo strano mix di fervore religioso e ricerca della propria identità. A volte usiamo la religione o il credo politico per mascherare ciò che vogliamo veramente. O per nascondere ciò che ci ha fatto soffrire».