Incontriamo Alessandro Sisti e Paolo Mottura al Salone del Libro di Torino: la nostra intervista sugli omaggi a Manzoni su Topolino.

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Considerando i precedenti, Topolino non poteva esimersi dal celebrare i 150 anni trascorsi dalla scomparsa di Alessandro Manzoni. E così, in Topolino 3521, troviamo la storia Zio Paperone e il troppo vero storico: Alessandro Sisti e Paolo Mottura portano tutti i lettori a Milano alla ricerca di un inedito manzoniano.

«Manzoni è attuale per il semplice fatto che quella che poi è diventata narrativa storicizzata una volta era solo un grande successo. – ci dice Alessandro Sisti – Siamo un po’ parenti: noi raccontiamo così come Manzoni. Speriamo che tra 150 anni facciano delle celebrazioni per noi». «Ne dubito – incalza Mottura – ma noi ci proviamo. Ci interessa l’oggi e creare una situazione inedita, come accade nel fumetto. Inventiamo cose mai successe che raccontino del personaggio».

È in fondo anche appassionante immergersi nell’immaginario di Alessandro Manzoni per dar vita a una parodia. «È una storia ben costruita, ma Alessandro in questo è un maestro. – dice infatti Mottura – Sa costruire una parodia senza renderla pedante o didattica. In questa storia c’è un po’ didattica, ma ci sono anche avventura, suspence e il contesto storico. Per un disegnatore è divertente giocare su abbigliamenti e scenari».

«In questa storia, e in altre simili storie celebrative che richiamano una realtà storica, quello che è più appassionante è la ricerca da fare prima. – aggiunge proprio Sisti – Vi sembrerà pallosa, ma vai a scoprire cose che non sai e cerchi il personaggio e la storia che servono a te nella storia vera. A mano a mano che frughi, capisci che non devi inventare niente».

Topolino e Manzoni: l’importanza della parodia per la riscoperta

«È importante recuperare i capolavori, non dico dimenticati perché parliamo di Manzoni e Dante, ma non più considerati come oggetti di fruizione per il piacere. – commenta Sisti – È tramite un momento divertente, come la nostra storia, che si riesce a invogliare il pubblico ad andare a vedere l’originale. Penso a Guerra e Pace, non penseresti di leggere qualcosa di così possente. Magari però, leggendo una storia, ti viene l’ispirazione. Ecco perché serve».

«Con la parodia è meno rischioso. – conclude Mottura – Nel cinema ad esempio faccio fatica, vedo sempre la faccia di un attore. Il fumetto evita questo ostacolo, perché non c’è conflitto tra persona e personaggio. In questa storia non c’è niente di biografico e lo spunto è molto interessante».

Insieme a Topolino 3521 sarà disponibile anche I Promessi Sposi raccontati da Topolino, il nuovo TopoLibro da collezione che raccoglie le celeberrime Grandi Parodie I Promessi Paperi I Promessi Topi, la prima firmata da Edoardo Segantini e Giulio Chierchini (pubblicata per la prima volta nel 1976) e la seconda ad opera del maestro Bruno Sarda, con disegni di Franco Valussi (pubblicata nel 1989). I Promessi Sposi raccontati da Topolino è impreziosito dalla prefazione scritta dal gruppo comico musicale-teatrale gli Oblivion.