Himorta, influencer e cosplayer, pubblica il suo primo fumetto. Si intitola ‘La Carta del Fuoco’ e mescola realtà e fantasy.

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Si intitola La Carta del Fuoco il primo fumetto di Himorta e sarà disponibile a partire da martedì 30 marzo in tutte le librerie (per Mondadori Electa). Cosplayer con milioni di follower, Antonella Arpa – in arte Himorta – realizza così il sogno di una vita, grazie anche alle illustrazioni concepite e realizzate da Stefania Macera in arte Chocoartist.

«I primi libri che io abbia mai stretto tra le mani sono stati dei numeri di Topolino. – ci racconta Himorta – Ho imparato a leggere così. Poi mi sono innamorata in generale dei supereroi e delle loro qualità etiche. Da quando sono piccina sogno di essere una supereroina. quando Mondadori otto mesi fa ha bussato alla mia porta, non mi sono quindi lasciata sfuggire l’occasione. E ho scelto una storia che valorizzasse il fan, è la mia storia. Nel fumetto sono una influencer che riceve tanti regali proprio dai fan, tra cui una carta che scopro poi darmi dei poteri. Volevo che tutte le avventure avessero due filoni, le peripezie da un lato e il mistero del fan dall’altro».

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Inizia così la storia de La Carta del Fuoco, a metà tra «realtà e fantasy». Un lavoro lungo, ma «gratificante», ci assicura Himorta. Non solo per la trasformazione in supereroina, ma anche e soprattutto per ciò che il fumetto – in questo caso il ‘mezzo’ – rappresenta. E Antonella, cosplayer di professione, sa bene che esercitare la fantasia e la creatività fa bene in particolar modo ai più giovani.

Himorta, il cosplay e i pregiudizi sui fumetti

«Il cosplay è ancora un fenomeno di nicchia, ma grazie ai social si sta diffondendo. – ci dice – Il potere della condivisione è molto importante. I social hanno accelerato questo processo, anche se rispetto all’Asia in Europa siamo un po’ indietro».

E se il cosplay beneficia della condivisione social, va detto che anche il fumetto subisce la sua buona dose di pregiudizi.

«Le letture dei fumetti vengono predilette dai maschietti, invece per me sono belle letture anche al femminile. – ci spiega Himorta – Un po’ mi spiace che vengano snobbati dalle donne. Mi arrabbio spesso anche quando il fumetto viene considerato una lettura infantile, è una cultura tutta italiana. In realtà ci sono insegnamenti di altruismo e gioco di squadra e personaggi molto complicati. Mi fa rabbia che vengano sottovalutati da questo punto di vista».

Del resto ad essere sottovalutate – in primis – sono proprio le nuove generazioni. «I ragazzi sono più insicuri, sui social viene spesso propagato questo ideale di bellezza che non esiste. – ci dice ancora Himorta – Mi rendo conto che c’è tanta insicurezza. Sento il peso di un milione di follower in questo senso e cerco di sensibilizzare. Soprattutto sulla lettura. Il fumetto ad esempio è pieno di arte».