Raffaele ‘Lele’ Vannoli racconta ‘Franco Califano – Nun ve trattengo’, in anteprima nazionale al Trapani Film Festival il 20 agosto.
In anteprima nazionale al Trapani Film Festival 2025 (la proiezione è in calendario mercoledì 20 agosto, qui il programma completo), Franco Califano – Nun ve trattengo è un omaggio vibrante al mai dimenticato cantautore romano. La narrazione si svolge nell’arco di una sola notte, attraverso lo scenario che più ne rappresenta vita e poetica: la sua amata Roma. La storia si dipana, infatti, tra gli studi di Radio Radicale, dove uno speaker dedica una trasmissione al Maestro, e le strade della Capitale. A percorrerle, a bordo di un auto d’epoca, è Lele Vannoli che, sintonizzato sulle frequenze della radio, compie un viaggio reale e metaforico, toccando i luoghi iconici della vita di Califano in una Roma onirica e dorata.
Così, mentre la città si anima lentamente di ricordi, in studio si alternano testimonianze, aneddoti e materiali inediti. Intrecciati alla musica e alla voce inconfondibile del Califfo che risuona con la sua potenza viva e “disordinata”. Un tributo intimo e coinvolgente a un’icona delle notti romane.
«È stato un bellissimo viaggio, anche perché ricordare Califano è stata un’esperienza coinvolgente. Il maestro mi ha dato molto, soprattutto tra il 1997 e il 2001, periodo in cui gli sono stato molto vicino» spiega Vannoli.

E ricorda: «L’ho accompagnato a serate, abbiamo fatto viaggi insieme … ho passato anni molto belli con Califano. I due registi (Francesca Romana Massaro e Francesco Antonio Mondini, ndr), sapendo questa cosa, mi hanno contattato. E mi hanno proposto di fare un po’ da collante alle interviste che ripercorrono i dieci anni nello special di Radio Città Futura.»
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Tanti gli artisti che nel cast che hanno voluto dare il proprio contributo: da Federico Zampaglione a Claudia Gerini, da Francesco Rutelli e Barbara Palombelli a Maurizio Mattioli. E ancora, Antonello Mazzeo, Alberto Laurenti, Enrico Salvatori, Cinzia Baccini, Antonella D’Agostino, Enrico Giaretta. Molti anche dal mondo del rap – Noyz Narcos e Ketama126 – e dell’indie, come Franco 126.
«È un cast bello nutrito» commenta Lele Vannoli, per un docufilm molto interessante. L’eredità di Califano oggi? «La sua profondità e la sua poesia. Ha scritto migliaia di canzoni e sono tutte bellissime. Non c’è una canzone brutta. La poesia di Califano è proprio la poesia del secolo passato, con il cantautorato un po’ rivoluzionario, attento anche alle società minori. [La sua scomparsa] è stata una bella perdita. Penso che ora non ci sia nessuno come Califano».

Immagini da Ufficio Stampa

