Luciano Ligabue torna dietro la macchina da presa per Made In Italy il suo terzo film: ‘Il cambiamento fa paura, ma è il movimento naturale della vita’. Protagonisti Stefano Accorsi Kasia Smutniak.

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‘Made in Italy è un film sentimentale’ parola di Ligabue. Ecco la nostra intervista

Luciano Ligabue dopo 20 anni torna dietro la macchina da presa per dirigere il suo terzo film ‘Made In Italy’.

“Made In Italy nasce come progetto ‘balordo’ – racconta Luciano Ligabue durante la conferenza stampa di presentazione del film a Roma – So che è anacronistico fare un concept album negli anni 2000 perché la musica oggi viene ascoltata in modo diverso, con velocità. Proporre un concept album vuol dire chiedere di ascoltare tutte le tracce per seguire la storia. E’ presuntuoso ma è quello che volevo fare nella mia carriera.
Con Made In Italy è arrivata la ‘scusa’ perfetta per provare a tornare dietro la macchina da presa e riavvicinarmi alla regia perché avevo una storia da raccontare. Fare in film è faticosissimo, almeno per me che sono abituato abituato a fare i conti con il fluire delle emozioni cantando. Fare un film vuol dire che devi riuscire a far diventare emozionante, pezzetti di pochi secondi. In questi anni non avevo una storia e quindi una fatica così me la evitavo! Ecco perché è passato tanto tempo da ‘Zero a Dieci’ “.
In questa nuova avventura cinematografiche, Ligabue racconta il sentimento verso il nostro Paese, sentimento che ha cominciato a raccontare ormai da 10 anni all’interno di alcuni suoi brani come Buona notte Italia, Il sale della terra solo per citarne alcuni.
Per questo Made in Italy è un film sentimentale, secondo Luciano Ligabue, perché racconta il suo amore verso il nostro Paese, amore che non diminuisce nonostante tutti i difetti che non vengono risolti.
“Volevo raccontare questo sentimento attraverso gli occhi di uno che ha meno privilegi di me.” prosegue il regista.
Rico (interpretato da Stefano Accorsi) vive una vita normale che diventa quando cambia il punto di vista con cui osserva le cose. Ha un rapporto forte con le radici e il paese.  Si sposa e fa il viaggio di nozze in Italia. “Nessun italiano fa il turista a Roma, o il viaggio di nozze in Italia. – dice cantautore – Siamo abituati alla sua bellezza. Per questo Made in Italy è un film sentimentale, perché volevo raccontare gli stati d’animo. Volevo un’idea che potesse ancorarsi a quello che conosco. Ho amici che dicono essere brave persone in questo paese non paga, volevo dare voce a questa categoria che è poco rappresentata.”
Made in Italy è un film genuino, che ci ricorda la bellezza e il valore di ciò che abbiamo e anche che  a volte bisogna cambiare per poter andare avanti.
“Il cambiamento fa paura e pensiamo che non porti buone cose specie se ti ancori a quelle 2-3 certezze che hai; ma il cambiamento è il movimento naturale della vita.”
Vi lasciamo alla nostra intervista con Luciano Ligabue, Kasia Smutniak e Stefano Accorsi