Roma si prepara a un giro di vite contro chi corre troppo sulle strade urbane. Nei prossimi tre anni verranno installati sessanta nuovi autovelox, con l’obiettivo di ridurre gli incidenti e aumentare la sicurezza stradale.

Il progetto prende forma da una gara bandita da Roma Mobilità, che prevede un investimento complessivo di circa tre milioni di euro.

Ogni dispositivo, comprensivo dei lavori di installazione e messa in funzione, avrà un costo medio stimato di 50mila euro. I nuovi apparecchi dialogheranno direttamente con la centrale della mobilità e con i sistemi di sanzionamento già operativi, andando ad aggiungersi alle postazioni entrate in funzione nel 2025, tra cui quelle sulla via del Mare e nella Galleria Giovanni XXIII.

L’iniziativa non si limita a punire chi supera i limiti di velocità: nelle intenzioni dell’amministrazione, infatti, i nuovi autovelox contribuiranno a migliorare la viabilità urbana, ridurre il traffico e contenere le emissioni inquinanti. Un approccio che punta a rendere le strade più sicure e al tempo stesso più vivibili.

I numeri parlano chiaro: lo scorso anno, grazie alle sanzioni, il Comune ha incassato circa 4,75 milioni di euro, una cifra che testimonia quanto diffuso sia ancora il problema dell’eccesso di velocità.

Le prime strade interessate

La mappa completa delle nuove postazioni è in fase di definizione da parte della polizia locale e del dipartimento Mobilità e Trasporti, ma alcune priorità sono già state individuate.

Due autovelox saranno collocati sulla Tangenziale Est, in zona Foro Italico, mentre altri due troveranno posto su via Newton. Successivamente, i dispositivi verranno progressivamente installati lungo altre arterie considerate a rischio.

Non solo autovelox

L’arrivo dei sessanta rilevatori di velocità si inserisce in un più ampio piano di sicurezza stradale. Già lo scorso giugno era stata indetta una gara per l’acquisto di 38 dispositivi destinati a monitorare chi attraversa gli incroci con il semaforo rosso, un fenomeno che continua a causare gravi incidenti ogni anno.

Roma, dunque, rallenta: il messaggio dell’amministrazione è chiaro, tolleranza zero verso comportamenti pericolosi alla guida.