Chiara Nasti si fa un tatuaggio insieme alla sua migliore amica Lucrezia Cappelli, ma contiene un clamoroso errore di grammatica: ecco quale.

loading

Chiara Nasti finisce al centro delle critiche per un tatuaggio sul braccio che, secondo molti, conterrebbe un evidente e clamoroso errore. Ma come mai l’influencer ed ex isolana ha sbagliato a tatuarsi? C’è qualcosa di più grosso sotto?

LEGGI ANCHE: — Gli errori piú clamorosi sui tatuaggi dei VIP: non credereste mai alle terribili gaffes indelebili

Il tatuaggio sbagliato di Chiara Nasti fa impazzire il web

Andiamo con ordine. Chiara Nasti ha mostrato ai suoi follower il tatuaggio doppio appena fatto insieme all’amica Lucrezia Cappelli. Le due si sono fatte scrivere sul braccio le parole “Since 98’”, per indicare l’anno d’inizio della loro amicizia, ovvero praticamente da quando sono nate!

Notate nulla di strano? Ebbene, l’apostrofo è stato messo dopo il numero 98 e non prima, come invece sarebbe dovuto essere. Un clamoroso errore che ha subito fatto rumoreggiare il web.

Raga l’apostrofo va prima di 98 non dopo”, ha subito scritto un follower. Seguito a ruota da un altro, che hanno scritto: “Amiche da 98 minuti, uao”. E ancora: “L’apostrofo DOPO l’anno cosa sta a significare? Che siete amiche dal 9819?

chiara nasti tatuaggio
foto: Kikapress

Chiara Nasti confessa: “Lo abbiamo fatto apposta”

Insomma, un bel casino al quale però la stessa Chiara Nasti ha voluto rispondere direttamente nelle sue stories, spiegando che in realtà quel tatuaggio ha un significato molto più profondo.

Ma davvero non posso fare un tatuaggio con la mia migliore amica perché viene considerato sbagliato agli occhi degli altri? Il tatuaggio è una cosa personale – ha esordito l’influencer – Assolutamente non è sbagliato, è stata una nostra scelta. Lo abbiamo fatto apposta perché da piccole sbagliavamo sempre questa cosa”.

Dunque, si tratterebbe di un errore fatto per ricordare la propria infanzia. Una giustificazione che in realtà sembra starci tutta, nonostante su Instagram in molti l’abbiano vista solo come una pezza per non ammettere l’errore.

Secondo voi qual è la verità? Ricordo d’infanzia o sbaglio non ammesso?

Foto: Kikapress