Roma Jazz Festival 2019

Confini, migrazioni e integrazione sono temi sempre più presenti nel dibattito pubblico. Investono il nostro vissuto quotidiano, ci obbligano a riflettere e a prendere posizione.

Il Jazz è nato e si è sviluppato impetuosamente fino a divenire un linguaggio universale, oggi diremmo globale, proprio come risultato/reazione/sintesi di fenomeni drammatici come la tratta degli schiavi africani nelle Americhe, le migrazioni, le discriminazioni razziali, le esclusioni.

Oggi questa musica rappresenta uno straordinario serbatoio di risposte creative alle domande e alle tensioni che questi temi continuano a suscitare.

Dal 1 novembre al 1 dicembre 2019 il Roma Jazz Festivalche animerà la Capitale con 21 concerti fra l’Auditorium Parco della Musica, la Casa del Jazz, il Monk e l’Alcazar.

PROGRAMMA COMPLETO

 

23 Novembre
𝗙𝗘𝗗𝗘𝗥𝗜𝗖𝗔 𝗠𝗜𝗖𝗛𝗜𝗦𝗔𝗡𝗧𝗜 𝗛𝗢𝗥𝗡 𝗧𝗥𝗜𝗢
Casa del Jazz /
Ore 21:00

27 Novembre
𝗚𝗔𝗕𝗥𝗜𝗘𝗟𝗘 𝗖𝗢𝗘𝗡 – 𝗟𝗘𝗢𝗡𝗔𝗥𝗗 𝗕𝗘𝗥𝗡𝗦𝗧𝗘𝗜𝗡 𝗧𝗥𝗜𝗕𝗨𝗧𝗘
Auditorium Parco della Musica / Sala Borgna /
Ore 21:00

28 Novembre
𝗟𝗨𝗜𝗚𝗜 𝗖𝗜𝗡𝗤𝗨𝗘 & 𝗛𝗬𝗣𝗘𝗥𝗧𝗘𝗫𝗧 𝗢’𝗥𝗖𝗛𝗘𝗦𝗧𝗥𝗔
Auditorium Parco della Musica / Sala Borgna /
Ore 21:00

29 Novembre
𝗖𝗔𝗥𝗠𝗘𝗡 𝗦𝗢𝗨𝗭𝗔 “𝗧𝗛𝗘 𝗦𝗜𝗟𝗩𝗘𝗥 𝗠𝗘𝗦𝗦𝗘𝗡𝗚𝗘𝗥𝗦”
Auditorium Parco della Musica / Sala Borgna /
Ore 21:00

30 Novembre
𝗥𝗢𝗕𝗘𝗥𝗧𝗢 𝗢𝗧𝗧𝗔𝗩𝗜𝗔𝗡𝗢 “𝗘𝗧𝗘𝗥𝗡𝗔𝗟 𝗟𝗢𝗩𝗘”
Auditorium Parco della Musica / Sala Borgna /
Ore 21:00

1 Dicembre
𝗠𝗔𝗥𝗘 𝗡𝗢𝗦𝗧𝗥𝗨𝗠
Auditorium Parco della Musica / Sala Sinopoli /
Ore 21:00

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𝗧𝗜𝗖𝗞𝗘𝗧𝗦 → https://bit.ly/2ZfaPlh

Il programma di questa edizione del Roma Jazz Festival è stato pensato per indagare come oggi questa musica rifletta, nelle sue ampie articolazioni geografiche e stilistiche, una irresistibile spinta a combattere vecchie e nuove forme di esclusione e a creare occasioni di incontro e confronto tra esseri umani.

Possiamo intravvedere nel ricco cartellone alcuni filoni che si dipanano dal tema principale: la rivendicazione orgogliosa delle lotte per i diritti civili, il dialogo tra diverse tradizioni musicali, l’affermazione di una nuova generazione di musiciste che rompono le discriminazioni di genere, le sperimentazioni di inedite ibridazioni dei linguaggi, la riflessione sulle nuove migrazioni.

La musica non può proporre soluzioni, che spettano ad altri ambiti dell’azione umana, ma può indicare almeno un metodo. Il jazz, proprio per la sua natura inclusiva e processuale, rappresenta un modo di affrontare le tensioni contemporanee trasformando quelli che potrebbero essere limiti in opportunità.

Il titolo scelto quest’anno ci dice che possiamo comprendere il concetto di confine solo se ne vediamo anche il suo attraversamento. I confini sono fatti per essere attraversati.

www.romajazzfestival.it