Il tutorial di Barbara D’Urso su come togliere la mascherina solleva polemiche: ‘Non ci credo’

In principio fu il video su come lavarsi le mani correttamente: il tutorial di Barbara D’Urso che mostrava come insaponarsi le mani per igienizzarle fece il giro del web e divenne virale. In questi tempi di quarantena la conduttrice Mediaset ha tentato in altri modi di rendersi utile, ma non sempre i suoi tentativi hanno avuto fortuna.

Ad esempio è stata molto criticata per la faccenda delle zampe del cane da disinfettare con la candeggina diluita, consiglio dato da un veterinario collegato con il suo “Pomeriggio 5” e poi smentito: ma Barbara non si è scoraggiata e anzi, attraverso i suoi social continua a condividere le sue conoscenze in tema di prevenzione.

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Tutorial di Barbara D’Urso sulla mascherina: come reagiscono gli utenti

Stavolta Barbara D’Urso ha usato Instagram per spiegare bene a tutti come mettere e togliere correttamente la mascherina chirurgica: sembra un tema banale, eppure in molti (anche personaggi politici o appartenenti al tema delle istituzioni) sono stati criticati in passato per non aver indossato correttamente questo presidio, rendendolo di fatto inutile se non dannoso.

Barbara D’Urso ha quindi spiegato che bisogna lavare bene le mani e poi toccare la mascherina, per metterla e toglierla, solo dagli elastici.

I suoi followers non sembrano aver apprezzato molto la sua spiegazione: in molti infatti l’hanno criticata accusandola di spiegare cose troppo semplicistiche e scontate.

Insomma non tutti i tutorial riescono con il buco e forse questo non è stato granchè apprezzato: in ogni caso tutte le informazioni possono essere utili, dal momento che come abbiamo visto spesso e volentieri anche chi dovrebbe essere più informato in materia commette clamorosi errori.

Mascherine si o no: cosa dice la scienza?

Per lungo tempo è stato detto ai cittadini che le mascherine non erano uno strumento necessario di prevenzione per chi non fosse nell’ambito sanitario: oggi invece viene raccomandato di indossarle, partendo dal presupposto che non servono a proteggere sè stessi ma gli altri e che quindi, indossandole tutti, si riducono le percentuali di contagio.

Parliamo di semplici mascherine chirurgiche, che comunque scarseggiano: i tipi più complessi, in grado di proteggere anche chi li indossa, continuano ad essere giustamente appannaggio dei sanitari, che spesso devono fare i conti con il loro cronico scarseggiare.