VDA Factory, arriva La belle au bois dormant, l’opera immersiva di Giuliana Cunéaz

Sdraiarsi su un letto e lasciarsi andare alle sensazioni di un mondo onirico, accompagnati dalla rielaborazione delle proprie emozioni generate da una Intelligenza Artificiale: questa è l’esperienza immersiva proposta da Giuliana Cunéaz con “La belle au bois dormant”, l’opera realizzata in collaborazione con VDA Factory e visitabile nella mostra collettiva “Visibile/Invisibile. Tecniche della meraviglia”, curata da Francesca Alfano Miglietti alla Casa degli Artisti-Milano.

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Var Digital Art, il progetto che nasce all’interno di Var Group con l’obiettivo di creare un polo dinamico di sperimentazione, studio, ricerca e produzione dedicato al rapporto tra Arte e Tecnologia Digitale, continua a sostenere la creatività degli artisti nella realizzazione di progetti inediti, grazie alla sua Factory: l’opera di Giuliana Cuneaz è infatti realizzata grazie all’esperienza, al know-how e alle competenze di Var Group sia per quanto riguarda le video animazioni che per i sistemi di intelligenza artificiale.

La Factory di Var Digital Art by Var Group è attivata e messa a disposizione dell’artista sotto la supervisione di Davide Sarchioni, in qualità di direttore artistico del progetto VDA.

Il supporto di un partner come Var Group è stato per me fondamentale a dimostrazione di come le nuove ricerche nell’ambito della tecnologia possano essere l’occasione di sinergie quanto mai importanti tra il mondo dell’arte e quello dell’impresa. Mi auguro che questa collaborazione si possa sviluppare anche in seguito, consentendo nuove indagini estetiche che non sarebbero possibili senza il supporto di un’azienda lungimirante e innovativa come Var Group” ha affermato Giuliana Cunéaz.

L’opera “La belle au bois dormant”

L’idea di Giuliana Cuneaz parte dall’immaginario legato a La Bella Addormentata nel Bosco, ma si declina poi attraverso il mondo nanomolecolare, che grazie alle recenti scoperte scientifiche permette di apprezzare la parte infinitesimale della materia. Tutto questo si tramuta in un universo onirico che incita a rilassarsi. Il visitatore si sdraia, vede la sua immagine riflessa in un monitor e parte il procedimento immersivo, scaturito da una frase che lui stesso scrive su un tablet e che viene rielaborata, in base a una serie di input inseriti da Giuliana Cunéaz per mezzo dell’Intelligenza Artificiale, in grado poi di materializzare le emozioni del visitatore.

Un’esperienza unica: “Utilizzando le immagini scientifiche, ho visitato boschi, fiori e pulviscoli meravigliosi che ho, poi, ricreato attraverso la modellazione e l’animazione 3D,” spiega l’artista.

Giuliana Cunéaz ha in curriculum una grande esperienza nell’ambito dell’arte digitale: tra le prime artiste a utilizzare il 3D, la scienza e le tecnologie rappresentano da sempre i suoi principali ambiti d’indagine. Cunéaz ha esposto in molto luoghi d’Italia e all’estero, tra cui la Biennale di Siviglia, la Biennale di San Paolo e il Museo Puskin di Mosca. Nel 2022 il MEET Digital Center di Milano ha ospitato la mostra personale C’è tanto spazio laggiù in fondo, un progetto espositivo e immersivo.

La mostra

“La belle au bois dormant” è stata presentata il 15 dicembre alla mostra “Visibile/Invisibile. Tecniche della Meraviglia” a cura di Francesca Alfano Miglietti. La mostra vede protagonisti i sei giovani artisti Florentin Aisslinger, Lan Gao, Olmo Gasperini, Marco Paganini, Dario Pruonto e Alessia Rosato. Espongono anche i tre artisti tutor internazionali Cesare Fullone, Antonio Marras e la stessa Giuliana Cunéaz.

Le opere in mostra nascono da una naturale voglia di lasciarsi incantare da ciò che ci circonda attraverso il “tentativo di dare forma all’invisibile”. Il fil rouge della mostra è proprio la meraviglia, per immergersi nel rischio di trovare il coraggio di restare con lo sguardo per sempre rivolto verso lo stupore.