Albert, l’EP Orme e la puntata di Da qui a un anno su Real Time: la nostra intervista

Esce il 27 aprile l’EP d’esordio di Albert, rapper “arruolato” da Warner che, con Orme (questo il titolo dell’album) si confronta con il lavoro in studio e con il mercato discografico. Ha una storia curiosa Albert alle spalle e non è un caso che questa storia venga raccontata in una puntata del programma tv Da qui a un anno, in onda in prima serata su Real Time ogni venerdì alle 21.10. Il rapper sarà protagonista dell’episodio – condotto come sempre da Serena Rossi – in onda proprio il 27 aprile.

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“Ho iniziato ad appassionarmi alla musica e al rap in particolare quando avevo 10 anni. – racconta Albert ai nostri microfoni – Fabri Fibra a tradimento mi ha fatto scoprire questo mondo. Ho iniziato a scrivere a 16 anni, in quegli anni ho perso mio padre e avevo qualcosa da raccontare. Ho messo le prime tracce online su YouTube, come facevano tantissimi altri ragazzi. Poi la voce si è diffusa prima nella mia scuola, poi nella scuola accanto e piano piano sono stato sempre più apprezzato. Con il mio primo album autoprodotto, Alter Ego, ho iniziato a farmi conoscere e la voce è arrivata anche a Warner. Questo album per me è un’evoluzione di Alter Ego“.

In un riassunto dei  365 giorni appena passati,  nel corso della puntata di Da qui a un anno verrà trattata la storia del rapper, l’incontro con Warner Music e la genesi del suo nuovo progetto musicale che, a differenza del precedente lavoro, vedrà Albert cimentarsi con generi e argomenti differenti, senza mai perdere però la connessione con le proprie origini e il rap.

La track list dell’album è composta da tutte uniche parole ed è caratterizzata da sonorità ricercate accompagnate da una morbosa attenzione per il testo. Le sue influenze musicali sono molteplici: da De Andrè a Fabri Fibra passando per Bennato e Bassi Maestro. Albert scrive i propri brani con l’intento di mischiare le influenze del passato con suoni contemporanei e innovativi, restituendo al cantautorato un ruolo centrale e cercando di mantenere un ritmo scorrevole che possa coinvolgere adulti e giovanissimi.