Taylor Swift, le playlist su Apple Music in attesa del nuovo album

Aumenta l’attesa per il nuovo album di Taylor Swift, ‘The Tortured Potes Department, in uscita ovunque il 19 aprile (LP, CD deluxe, CD standard e cassetta). All’indomani della notizia, i fan dell’artista si sono immediatamente mobilitati cercando di trovare qualche dettaglio in più sulle tracce in arrivo. La teoria più accreditata sarebbe quella secondo la quale, nell’undicesimo album in studio, la Swift esplorerà le cinque fasi dei cuori spezzati. Sarà così?

Intanto, Taylor – seguendo proprio questa suggestione – ha costruito una serie di playlist esclusive per Apple Music, scegliendo le sue canzoni più adatte a ogni fase. Ovvero: negazione, rabbia, negoziazione, depressione e accettazione.

La negazione

La prima è la negazione, sentita (e percepita) in una vasta gamma del suo catalogo, dall’oblio amoroso di Lavender Haze alle rotte di collisione stellari di Style (Taylor’s Version) e Treacherous (Taylor’s Version) e oltre.

Taylor racconta ai suoi fan su Apple Music: “Questa è una raccolta di canzoni che parlano di come ci si lascia prendere dall’idea di qualcosa e si fa fatica a vedere le bandiere rosse. Con conseguenti momenti di negazione e forse un po’ di illusione. I risultati possono variare”.

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Playlist: I Love You, It’s Ruining My Life

La rabbia

Il secondo stadio è quello della rabbia, ed è giusto dire che alcuni dei suoi brani migliori e più amati contengano una punta di rabbia. Ne troverete in abbondanza qui, in canzoni come Vigilante Shit, Bad Blood (Taylor’s Version) e, naturalmente, We Are Never Ever Getting Back Together (Taylor’s Version).

Taylor racconta: “Queste canzoni hanno tutte una cosa in comune: le ho scritte mentre provavo rabbia. Nel corso degli anni ho imparato che la rabbia può manifestarsi in molti modi diversi. Ma il modo più sano in cui si manifesta nella mia vita è quando riesco a scriverci sopra una canzone, che spesso mi aiuta a superarla”.

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Playlist: You Don’t Get to Tell Me About Sad

La negoziazione

La terza fase è quella della negoziazione, in cui spesso “contrattiamo”, ponendo domande all’universo e a noi stessi nel tentativo di sentirci meglio. È un sentimento complicato da catturare in una canzone, ma Taylor ci ha pensato, scegliendo una selezione precisa. Fra le tracce, Soon You’ll Get Better, Say Don’t Go (Taylor’s Version) (From The Vault) e la folkloristica This is me trying.

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Taylor spiega: “Questa playlist vi accompagna attraverso le canzoni che ho scritto quando ero nella fase di contrattazione. Quando stai cercando di fare accordi con te stesso o con qualcuno a cui tieni, stai cercando di migliorare le cose, spesso ti senti davvero disperato. Perché capita di avere un’intuizione viscerale che ci dice che le cose non andranno nel modo in cui speriamo, il che ci rende più disperati, e ci fa contrattare di più”.

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Playlist: Am I Allowed to Cry?

La depressione

Il quarto stadio è la depressione, e la tristezza è qualcosa che Taylor ha catturato liricamente meglio di chiunque altro. Prendiamo ad esempio il radioso desiderio di champagne problems, scritto e registrato durante la pandemia globale, quando ne avevamo più bisogno. Oppure We Were Happy (Taylor’s Version) e Forever Winter (Taylor’s Version), brani un po’ più datati che sono altrettanto confortanti e affidabili: canzoni a cui ti puoi abbandonare, certo, ma che ti  possono anche sostenere.

Taylor racconta che in questa playlist “esploreremo i sentimenti di depressione che spesso attraversano le mie canzoni. In momenti come questi, scrivo una canzone perché mi sento sola o senza speranza. E scrivere una canzone mi sembra l’unico modo per elaborare l’intensità di un’emozione. E anche se queste cose sono molto, molto difficili da affrontare, spesso sento che quando ascolto o scrivo canzoni che trattano l’intensità della perdita e della mancanza di speranza, di solito è nella fase in cui sono vicino a superare quella sensazione”.

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Playlist: Old Habits Die Screaming 

L’accettazione

Il quinto e ultimo stadio è quello dell’accettazione, quando si viene completamente a patti con la propria perdita. E forse si trova anche la pace. La mente corre immediatamente a canzoni come You’re On Your Own, Kid e closure, oltre che a una grande quantità di materiale altrettanto catartico di ‘1989 (Taylor’s Version)’.

Taylor racconta di questa playlist: “Qui finalmente troviamo l’accettazione e possiamo iniziare ad andare avanti dopo una perdita o un cuore spezzato. Queste canzoni rappresentano la possibilità di fare spazio a più cose belle nella propria vita, di fare quella scelta perché molto spesso quando perdiamo delle cose, ne guadagniamo anche altre”.

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Playlist: I Can Do It With a Broken Heart

Il link diretto a tutto ciò che riguarda Taylor su Apple Music: apple.co/TaylorSwift

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