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Il Messaggero

Viaggiare sicuri in aereo: cosa fare

Tornare a viaggiare liberamente è il sogno di tutti: prendere un aereo però al momento risulta piuttosto complicato viste le restrizioni in tempi di Covid, vecchie e nuove, che i diversi paesi impongono per chi entra ed esce.

 

Viaggiare sicuri in aereo: cosa fare

Il Ministero della Salute ha realizzato un elenco di categorie per cercare di fare chiarezza tra i viaggiatori che stanno cercando di organizzare le vacanze. Prima di tutto, però, i passeggeri devono essere al corrente che prima del proprio ingresso nel territorio nazionale, devono compilare uno specifico modulo di localizzazione in formato digitale, Passenger Locator Form digitale – dPLF, che andrà inviato obbligatoriamente prima dell’imbarco. Sarà comunque sempre modificabile il campo relativo al numero di posto assegnato sul volo.

Viaggiare sicuri in aereo: cosa fare

Intanto sono stati rafforzati i cosiddetti voli Covid tested, con l’ordinanza del 14 maggio 2021 che ha esteso la sperimentazione agli aeroporti di Venezia e Napoli, che si aggiungono a Milano e Roma e ha ampliato le tratte autorizzate con i voli provenienti da Canada, Giappone, Emirati Arabi Uniti e Stati Uniti.

In questo tipo di voli, i passeggeri eseguono un test molecolare o antigenico prima della partenza e una volta giunti a destinazione: se l’esito è negativo, possono entrare e transitare nel territorio nazionale senza dover rispettare gli obblighi di sorveglianza sanitaria e/o di isolamento fiduciario.

Viaggiare sicuri in aereo: cosa fare

Al momento, la situazione è questa: almeno fino al 30 luglio sono possibili, in base alla normativa italiana, gli spostamenti per qualsiasi ragione verso i seguenti Stati (“lista A” e “lista C”, per tutte le info consultate la pagina Nuovo Coronavirus sul sito del Ministero della Salute), fatte salve le limitazioni previste in Italia su base regionale:

– Stati membri dell’Unione Europea: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Far Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (incluse Guadalupa, Martinica, Guyana francese, Riunione, Mayotte; esclusi altri territori al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi i territori al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (incluse isole Canarie e altri territori situati nel continente africano), Svezia, Ungheria;
– Stati parte dell’accordo di Schengen: Islanda, Liechtenstein, Norvegia (incluse isole Svalbard e Jan Mayen), Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (compresi Gibilterra, Isola di Man, Isole del Canale, basi britanniche nell’isola di Cipro), Svizzera;
– Andorra, Principato di Monaco;
– Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano.