Venerdì 17, anno bisestile, pandemia
Siamo certi che avrete già letto sui social almeno una dozzina di post e meme sul tema “venerdì 17 di un anno bisestile durante una pandemia”: d’altronde non c’è niente di meglio per esorcizzare una paura che riderci su, anche se per molti italiani la scaramanzia è qualcosa da prendere sul serio.
In Inghilterra temono il venerdì 13
Innanzitutto, partiamo con il dire che venerdì 17 è considerato sfortunato solo dalle nostre parti: nei paesi anglosassoni è invece il venerdì 13 a godere della peggior fama (non a caso c’è anche una saga horror con questo nome). Questo perchè, secondo le narrazioni evangeliche dell’Ultima Cena, questa si sarebbe svolta il tredicesimo giorno del mese ebraico di Nisan, con 13 persone a tavola. Ecco perchè in Inghilterra (ma anche in Italia) 13 persone a tavola non si mettono mai, a costo di apparecchiare per un quattordicesimo finto commensale.
I francesi hanno un buon motivo per temere il 17
I cugini d’oltralpe avevano almeno un buon motivo per considerare sfortunato il 17, visto che il Re Luigi XVII non salì mai sul trono ma venne incarcerato e morì a 10 anni. Dopo di lui, nessun Re volle più portare il numero 17 dopo il suo nome.
Anno bisesto, anno funesto
Secondo la scienza, l’anno bisestile altri non è che un è un anno solare in cui avviene la periodica intercalazione di un giorno aggiuntivo nell’anno stesso, un accorgimento utilizzato in quasi tutti i calendari solari per evitare lo slittamento delle stagioni: sono stati gli antichi Romani ad iniziare a considerarlo funesto, in quanto aggiungeva un giorno al mese di febbraio, considerato un mese sfortunato perchè prevedeva la commemorazione dei defunti e la penitenza.
