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Il Messaggero

Torino città affascinante

È una tra le più grandi città italiane ricche d’arte e di storia, ma Torino per qualche motivo non ha mai goduto della ribalta mediatica e turistica di altri capoluoghi come Roma, Venezia o Firenze.
Eppure, chiunque si ritrovi a passeggiare per le sue strade, non può non ammirare la bellezza. La rigorosità di un’architettura regale ma allo stesso tempo nobile, elegante e asciutta anche se permeata di stile liberty.

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Cuore pulsante della cultura e dell’economia italiana,

Torino sembra essere una città molto riservata, che si lascia scoprire poco alla volta . E man mano che ci si addentra nella sua storia non mancano le sorprese e le curiosità.

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Il primato del cinema in Italia

Ad esempio, sapevate che detiene il primato del cinema in Italia? La primissima proiezione italiana avvenne gratuitamente proprio a Torino nel Marzo 1896. Nel 1971 nacque il primo cinema d’essai, e addirittura nel 1983 il primo multisala italiano.

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Una città conservatrice?

Una città conservatrice? Non si direbbe, visto che è stata la prima città italiana ad inaugurare la metropolitana senza conducente, oggi Linea 1.

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Torino, non solo calcio: qui si è giocata la prima partita italiana di rugby

Torino è da sempre sinonimo di storia del calcio in Italia grazie alla presenza di Torino e Juventus, eppure a quanto pare anche del rugby. Si, perché proprio a Torino nel 1910 si giocò la prima partita in Italia di questo sport poi divenuto molto popolare, tra i francesi dello Sporting Club Universitaire de France e gli svizzeri del Club Servette.

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Ma soprattutto, Torino è la città della magia.

Bianca? Nera? Entrambe, pare. La città è infatti considerata il vertice coincidente di due triangoli distinti, di cui uno di energia positiva (insieme a Lione e Praga) e uno di energia negativa (con Londra e San Francisco).
Diversi monumenti della città hanno acquistato col tempo un significato e una simbologia precisa rispetto alla sponda energetica di appartenenza. Ad esempio la Mole Antonelliana è ormai considerata un punto di raccolta e amplificazione di energie positive, mentre la stele nel giardino di Piazza Statuto indicherebbe il cuore della magia nera torinese.

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