Quantcast
Il Messaggero

Aria irrespirabile nel quartiere: il Tmb Salario è ormai una vera e propria discarica

Il Tmb Salario, che tratta 3000/4000 rifiuti solidi urbani al giorno, è anche sito di “trasferenza”: un deposito per lo stoccaggio di rifiuti in attesa di destinazione. In media si parla di altre 300/400 tonnellate di rifiuti. Numeri incompatibili con la presenza di abitazioni nei paraggi: gli abitanti chiedono a gran voce la delocalizzazione dei rifiuti e la chiusura dell’impianto.

Stop alla puzza: il 6 ottobre cittadini in piazza per far chiudere il Tmb Salario

Sono 40.000 i romani che popolano le zone colpite dai miasmi. L’uso improprio della struttura mette in pericolo la salute degli abitanti e degli operatori Ama che lavorano nell’impianto, che passano le loro giornate in un ambiente che raggiunge anche i 52 gradi. I cittadini, esasperati dalla situazione e consapevoli dei gravi rischi per la loro salute, hanno deciso di manifestare.

Il 6 ottobre i cittadini e i movimenti uniti contro lo scempio del Tmb Salario

È nato un movimento per opporsi a questa situazione: “Rifiutiamoli”, che marcerà al fianco dei cittadini il 6 ottobre e denuncia così le irregolarità dell’impianto:

In questi anni l’assenza di programmazione tra i vari enti ha prodotto un sistema di gestione perennemente in emergenza con tonnellate di rifiuti in viaggio verso altri Stati, Regioni e in altre città del Lazio. (…) Per anni le ciminiere degli inceneritori – ora spente – hanno bruciato i rifiuti provenienti dal Tmb Salario, garantendo uno smaltimento della produzione di buona parte dell’indifferenziato della Capitale. Ed è proprio da via Salaria che provenivano i carichi di materiale irregolare fatti entrare nei forni degli inceneritori di Colleferro. Una vicenda che ha determinato il sequestro degli impianti nel 2009 e l’apertura di un processo penale, ancora in corso, per traffico illecito dei rifiuti.

L’appuntamento per manifestare è il 6 ottobre di fronte al Tmb Salario, in via Salaria 981.