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Il Messaggero

La Sicilia è un'isola che non finisce mai di sorprendere

La sua bellezza è straordinaria e tra le chicche da non perdere c’è Borgo Parrini. Un paese vicino Partinico, che sembra essere un dipinto. Siamo a pochi chilometri dall’altrettanto splendida Palermo, ma la particolarità di Borgo Parrini è di avere uno stile architettonico unico sull’isola, che rimanda alla Spagna e a Gaudì.

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Borgo Parrini

Un susseguirsi di case bianche con infissi colorati e porte azzurre, che rimandano proprio alle opere dell’architetto catalano. E poi ci sono le viuzze piene di fiori, le maioliche… percorrere queste strade vi farà sentire come se foste alla scoperta di Barcellona.

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Il borgo nacque grazie ai Gesuiti di Palermo

La storia di questo Borgo affonda le sua radici nel XVI secolo: il Noviziato dei Gesuiti di Palermo acquista dei terreni agricoli. Nel 1700 poi, vi costruirono un mulino, torrette di avvistamento usate dai campirei, alloggi per i braccianti e una piccola chiesa. Da qui il nome Parrini, che vuol dire appunto ‘preti’.

Ma nel 1767 l’Ordine venne soppresso e i possedimenti passarono in mano al Duca d’Aumale, Henri d’Orleans: qui iniziò la produzione del moscatello dello zucco.

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'aspetto dal sapore catalano, è arrivato solo negli ultimi anni

Ma l’aspetto dal sapore catalano, è arrivato solo negli ultimi anni grazie alla volontà e all’intraprendenza degli abitanti e di un imprenditore . Per decenni dopo la seconda guerra mondiale, borgo Parrini così come altre realtà vennero progressivamente abbandonate a favore delle grandi città.

Così oggi Borgo Parrini è divenuto la metà di molti turisti, tornando a nuova vita.

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