Sergio Vincenzi guardò negli occhi uno dei brigatisti

Sergio Vincenzi residente nella zona invece, si trova a pochi metri dal punto dell’agguato. Assiste all’esecuzione degli uomini della scorta. Fissa negli occhi un brigatista: sono pochi istanti ma diventano interminabili. Poi riesce a nascondersi dietro un’auto. Non dimentica quel volto e lo riconoscerà nelle foto segnaletiche: è il brigatista Prospero Gallinari.
La vita di Ernesto, Lorenzo, Francesco e Sergio è cambiata da quel giorno: la paura come vicina di casa. La consuetudine con il sospetto. Il timore di essere riconosciuti, l’incertezza che accompagna ogni spostamento e ogni più piccola azione quotidiana. E’ questa la percezione di chi si trova ad essere spettatore in prima persona di un atto di terrorismo.