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Il Messaggero

Il sequestro Aldo Moro. Gli altri testimoni: su History il 15 marzo alle 21.00

Il 16 marzo 2018 saranno quarant’anni esatti dal tragico sequestro di Aldo Moro e della sua scorta e History (canale 407 di Sky) vuole ricordare quella terribile pagina della storia italiana con il documentario ‘Il sequestro Aldo Moro. Glia altri testimoni.’

A 40 anni da quei tragici eventi, su History 'Il sequestro Aldo Moro. Gli altri testimoni'

Il documentario andrà in onda il 15 marzo alle 21.00 e in replica il 16 marzo alle 21.50, proprio nel giorno del rapimento di Aldo Moro. l’intento è quello di rileggere i fatti attraverso le testimonianze di chi quel giorno di 40 anni fa si trovava in Mario Fani. Così attraverso lo sguardo di quattro testimoni e con l’ausilio di filmati dell’Istituto Luce Cinecittà e con la collaborazione della Polizia di Stato, Il sequestro Aldo Moro. Gli altri testimoni, ricostruisce la dinamica che portò al rapimento del Presidente della Democrazia Cristiana e alla morte dei cinque uomini della sua scorta: Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Francesco Zizzi, Raffaele Iozzino.

Il sequestro Aldo Moro. Gli altri testimoni

Il 16 marzo del 1978 era un giovedì. Quella mattina alle 9.02 all’incrocio tra Via Mario Fani e Via Stresa a Roma, l’auto blu del Presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro con due carabinieri di scorta, seguita da un “Alfetta” con tre agenti di polizia, viene bloccata dall’auto dei brigatisti che tagliandoli all’improvviso la strada si fanno tamponare. In pochi minuti i cinque agenti della scorta cadono sotto il fuoco dei terroristi. Moro viene spinto su una seconda auto e portato via.

Ernesto Proietti è uno dei testimoni di quella tragica mattina

 Quella stessa mattina, Ernesto Proietti era in servizio in quella zona. Faceva il netturbino e pochi minuti prima, aveva visto in via Fani una macchina con a bordo degli uomini vestiti da aviere. Trenta minuti più tardi li rivide ancora, nascosti dietro la siepe di un bar fermi in silenzio.
Proietti non sa che quegli uomini sono membri delle Brigate Rosse che stanno per rapire Aldo Moro.

Anche Lorenzo Vecchione si trovava lì quel 16 marzo.

Ma Ernesto non è il solo a trovarsi testimone di una delle pagine più brutte della Storia italiana. Lorenzo Vecchione, avvocato romano sta prendendo l’auto per recarsi a lavoro quando si imbatte in alcuni uomini vestiti da stewart.

Francesco Pannofino non vide ma sentì tutto: fu tra i primi a raggiungere il luogo del sequestro

Francesco Pannofino oggi stimato e apprezzato attore e doppiatore era solo uno studente all’epoca e si trovava a pochi metri dal dal luogo del sequestro. Girato di spalle, stava leggendo il giornale; non vedrà la scena, ma sentirà tutto: la frenata, il tamponamento gli aspri di mitra. Si nasconde e quando il peggio sembra essere passato, sarà tra i primi a raggiungere il luogo dell’agguato.

Sergio Vincenzi guardò negli occhi uno dei brigatisti

Sergio Vincenzi residente nella zona invece, si trova a pochi metri dal punto dell’agguato. Assiste all’esecuzione degli uomini della scorta. Fissa negli occhi un brigatista: sono pochi istanti ma diventano interminabili. Poi riesce a nascondersi dietro un’auto. Non dimentica quel volto e lo riconoscerà nelle foto segnaletiche: è il brigatista Prospero Gallinari.
La vita di Ernesto, Lorenzo, Francesco e Sergio è cambiata da quel giorno: la paura come vicina di casa. La consuetudine con il sospetto. Il timore di essere riconosciuti, l’incertezza che accompagna ogni spostamento e ogni più piccola azione quotidiana. E’ questa la percezione di chi si trova ad essere spettatore in prima persona di un atto di terrorismo.