E’ accaduto durante la seconda puntata di Ballando con le stelle 2018. Pubblico furioso per le parole di Ivan Zazzaroni rivolte a Ciacci-Todaro, ovvero la prima coppia formata da persone dello stesso sesso. Sui social gli utenti richiedono l’intervento della vigilanza Rai. Il giornalista sportivo replica così su Twitter. Ecco cosa ha detto.

L’esibizione di Giovanni Ciacci e Raimondo Todaro non è giudicabile. Almeno così la pensa Ivan Zazzaroni chiamato a dare un voto insieme agli altri giudici alle coppie in gara a Ballando con le Stelle.

La dura presa di posizione del giornalista sportivo nella puntata di sabato 17 marzo nasce non tanto da una eventuale incompetenza tecnica dei due concorrenti del talent show di Rai Uno ma da una “questione estetica”: per Zazzaroni è inaccettabile una performance di danza eseguita da due uomini e non dalla più tradizionale accoppiata uomo-donna.

La scelta di non dare addirittura il voto alla coppia Ciacci-Todaro, la prima tutta al maschile nella storia del programma del sabato sera della rete ammiraglia Rai, ha attirato sul giudice di Ballando furiose critiche e la pesante accusa di omofobia.

Sul web, infatti, in tanti hanno contestato la decisione di Zazzaroni e qualcuno è arrivato anche a invocare l’intervento degli organi di vigilanza di Viale Mazzini.

“Omofobia senza giustificazioni contro la coppia Ciacci-Todaro su RaiUno a #BallandoConLeStelle spero intervenga la vigilanza Rai” ha scritto su Twitter il giornalista e scrittore Tommaso Cerno, trovandosi d’accordo con tantissimi altri utenti che hanno postato messaggi simili.

Travolto da quest’ondata inarrestabile di critiche, Zazzaroni, all’indomani della puntata di Ballando, è intervenuto sui social spiegando la sua posizione: “Se per evitare di essere tacciato di omofobia (accusa intollerabile) è sufficiente attribuire un voto alla coppia Ciacci-Todaro – ha cinguettato – dalla prossima settimana lo darò. Ho espresso un giudizio sincero ed esclusivamente estetico: non si è capito o, peggio ancora, non si è voluto capire”.