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Il Messaggero

La storia dell'Egitto non smette mai di stupirci.

A Saqqara, il sito archeologico più grande del paese, sono stati ritrovati altri 50 sarcofagi in legno che vanno ad aggiungersi ai 160 già scoperti lo scorso autunno.

Dopo quella che dagli studiosi è stata considerata la più importante scoperta del 2020, il nuovo anno si è aperto con un ulteriore ritrovamento portato alla luce dal team di archeologi guidato dall’egittologo Zahi Hawass.

La Piramide di Djoser a Saqqara, la più antica tra quelle attribuite agli Egizi

Si tratta di bare monumentali perfettamente conservate, rinvenute all’interno di pozzi funerari (profondi dai 10 ai 12 metri) che fanno parte del tempio funerario della Regina Naert, moglie del faraone Teti. Ritrovamenti importanti, che gettano nuova luce sulla storia di questa Necropoli durante il periodo che va dal XVI secolo a.C. al’XI secolo a.C. e denominato ‘Nuovo Regno’.

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Entro il 2021 dovrebbe essere inaugurato il Grand Egyptian Museum

Tutti i reperti rinvenuti a Saqqara verranno distribuiti tra i vari musei egiziani. Tra questi anche il Grand Egyptian Museum, nei pressi della Necropoli di Giza, la cui inaugurazione totale (perché parzialmente già aperto dal 2018) dovrebbe avvenire entro la fine del 2021.

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