Roma, il cervo con la croce: il simbolo che pochi notano passeggiando vicino al Pantheon
Passeggiando tra i vicoli a due passi dal Pantheon, vi sarà capitato di alzare lo sguardo e scorgere un dettaglio che non tutti notano subito: sopra una basilica del centro storico campeggia un cervo con una croce. Un simbolo misterioso che racconta storie di fede, leggende e martiri dimenticati. Scopriamo insieme cosa significa e per quale motivo si trova là.
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La basilica di Sant’Eustachio
La piazza e la chiesa di Sant’Eustachio si trovano tra il Pantheon e piazza Navona, in un angolo attraversato ogni giorno da centinaia di turisti. Fondata nell’VIII secolo, la basilica sorge secondo la tradizione dove un tempo c’era la casa del martire Eustachio. Ma per quale motivo in cima alla chiesa c’è una testa di cervo accanto alla croce?
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La leggenda del cervo parlante
Tutto parte dal racconto della vita di Sant’Eustachio, identificato con il generale Placido, che pare abbia un giorno visto un cervo durante una battuta di caccia. Tra le corna dell’animale gli apparve una croce luminosa, e la bestia gli parlò rivelandosi come Gesù, facendo sì che il soldato si convertisse al cristianesimo.
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Un simbolo inciso nella pietra: il cervo e la croce
Per ricordare questa visione, la basilica è sormontata da una scultura unica: una croce poggiata sulla testa di un cervo. Lo stesso animale ritorna anche nello stemma del rione e in altre decorazioni sparse nel quartiere. Insomma, si trova in un posto dove tutti fotografano il Pantheon, ma rappresenta davvero un piccolo gioiello.
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Dalla leggenda alla tradizione: la testa di cervo veglia sulla piazza
Ancora oggi la testa di cervo sulla chiesa veglia sulla piazza, ricordando a chi passa che Roma non smette mai di intrecciare sapientemente fede, arte e leggende nei suoi angoli più nascosti.
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