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Il Messaggero

Roccia d’oro in Birmania: ecco come fa a tenersi in equilibrio

La Birmania è meta del cosiddetto turismo spirituale che porta fedeli e profani a cercare nel viaggio e nella destinazione scelta esperienze totalizzanti: impossibile, in questo senso, perdersi la grande Roccia d’oro sospesa nel vuoto sul monte Kyaiktiyo.

Il masso dorato si trova in equilibrio precario da circa 2500 e ogni anno attira migliaia di curiosi alla ricerca di un segno pseudo-scientifico che spieghi l’unicità incredibile di questa opera naturale.

Roccia d’oro in Birmania: ecco come fa a tenersi in equilibrio

Talmente è suggestiva la Roccia d’oro da essere il terzo luogo di pellegrinaggio buddhista dopo la Pagoda Shwedagon e il Tempio Mahamuni: addirittura chi ha visitato quest’attrazione ha assicurato che basta uno sguardo per convertirsi a una delle religioni più antiche e diffuse al mondo.

Roccia d’oro in Birmania: ecco come fa a tenersi in equilibrio

L’ammasso gigantesco in bilico sul dirupo è ricoperto da foglie d’oro che giorno dopo giorno i visitatori hanno incollato alla roccia in segno di venerazione. L’opera ha resistito a terremoti, venti impetuosi e piogge torrenziali, eppure non si è mai mossa.

Com’è possibile? Sembra che ci sia proprio lo zampino dell’asceta itinerante indiano Siddhārtha Gautama, che ha fondato il Buddhismo.

Roccia d’oro in Birmania: ecco come fa a tenersi in equilibrio

La leggenda, famosissima in Birmania, narra che Siddartha, durante uno dei suoi viaggi, donò all’eremita chiamato Taik Tha una ciocca di capelli che nascose tra i suoi capelli fino a quando non incontrò il Re.

L’uomo donò la reliquia al sovrano pretendendo in cambio che la ciocca venisse custodita sotto una roccia che avesse le sembianze della grande testa di Buddha. Dunque a tenere la roccia d’oro in equilibrio c’è un capello di Buddha e per questo motivo l’attrazione sul monte Kyaiktiyo è considerata un vero e proprio santuario.