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Il Messaggero

Ritmo Sbilenco un filmino su Elio e le storie tese

Sul red carpet della Festa del Cinema 2016 arrivano Elio e Rocco Tanica raccontano il documentario Ritmo Sbilenco

Gli Elio e le storie tese alla fine del live a Palalottomatica di Roma

Il compito di chiudere l’undicesima edizione della Festa del Cinema è spettato al docu film diretto da Mattia Colombo, Ritmo sbilenco, che cerca di raccontare chi si cela dietro “le maschere” di Elio e le storie tese.

Ritmo sbilenco - un filmino su Elio e le storie tese, regia Mattia Colombo

Non si tratta di film musicale, ma piuttosto di un documenatrio sulla musica. In Italia film di questo genere non vengono realizzati molto spesso, come ha fatto notare il regista Mattia Colombo.

“Volevamo cogliere la sfida e fare qualcosa di diverso. – ha detto il regista durante la conferenza stampa – Abbiamo quindi puntato in alto facendo un film non solo su personaggio ma addirittura su una band; una band schiva che ha creato degli alias, dei nickname con i quali sono conosciuti. Volevamo andare oltre a quella maschera e raccontare chi c’è dietro a quella band che ha 35 anni di successo alle spalle”

Ritmo Sbilenco: Elio e Rocco Tanica super divi sul red carpet della Festa del Cinema di Roma

Visto che si tratta degli Elio e le storie tese, che come abbiamo già scritto è una band schiva, quanto è stato difficile convincerli?

“Ognuno di loro ha un proprio carattere – ha proseguito Colombo – c’è che era più contento, chi meno. Non hanno detto subito si, ma alla fine erano tutti d’accordo. Elio ne è stato entusiasta da subito, perché gli piaceva l’idea di rivedere tra 20 o 30 anni qualcosa che sarebbe appartenuto al passato, raccontando con intimità e semplicità quello che erano gli Elio e le storie tese.”

Elio e le storie tese e il docufilm che ne racconta la loro storia

Ritmo Sbilenco un filmino su Elio e Le Storie Tese, tratteggia con le pennellate sapienti di un pittore il volto di questi artisti straordinari colti nei loro momenti più intimi: nel quotidiano della loro vita, con le proprie famiglie, fin dentro il luogo sacro per eccellenza di qualsiasi artista, la sala di registrazione.

Un racconto al presente della band che svela il lato nascosto di questi artisti, quello non illuminato dai riflettori del palco, il backstage delle loro vite. Non è il classico film musicale, ma piuttosto un film musicale di quelli che non vengono spesso realizzati in Italia.