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Il Messaggero

Roma, Re Carlo pregherà con Papa Leone nella Cappella Sistina: Michelangelo aveva forse “predetto” l’incontro con quel dettaglio segreto?

Oggi, la Cappella Sistina accoglierà un evento senza precedenti: Re Carlo III e Papa Leone XIV pregheranno insieme sotto la volta dipinta da Michelangelo. Si tratta di un gesto dal forte valore simbolico, che unisce per la prima volta in cinque secoli il capo della Chiesa anglicana e il Pontefice cattolico. E proprio tra quelle figure immortali, qualcuno ha visto un presagio artistico di questa storica riconciliazione. Pare infatti che proprio Michelangelo abbia predetto l’incontro.

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L’incontro storico tra Leone e Carlo

La cerimonia di oggi in Vaticano rappresenta una svolta storica nel dialogo tra Roma e Canterbury. Non accadeva dai tempi della frattura voluta da Enrico VIII nel XVI secolo che un sovrano britannico pregasse insieme al Papa. Re Carlo, capo della Chiesa d’Inghilterra e noto per il suo impegno nel dialogo interreligioso e nella difesa dell’ambiente, ha voluto che la preghiera comune si svolgesse proprio nella Cappella Sistina, luogo di bellezza e spiritualità universale.

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Sotto la volta del genio: il messaggio di Michelangelo

Michelangelo, nei suoi affreschi, dipinse l’eterno dialogo tra potere umano e potere divino. Le figure di Dio e Adamo, dei profeti e delle sibille, incarnano l’incontro tra mondi diversi — proprio come quello tra il Papa e il Re. Nella visione michelangiolesca, l’arte diventa profezia: l’umanità intera, con le sue differenze, riunita sotto una stessa volta celeste.

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Il “dettaglio segreto” nella Creazione del Sole e della Luna

Tra le scene più discusse della Sistina c’è quella in cui Michelangelo mostra il fondoschiena di Dio mentre crea il Sole e la Luna: un gesto audace e misterioso. Gli storici dell’arte, lo hanno interpretato come simbolo di umiltà divina e di rivelazione parziale — l’uomo non può vedere il volto di Dio, ma solo le sue spalle. Un richiamo alla ricerca del divino anche nel limite umano.

Photo Credits: Wikimedia Commons – Pubblico Dominio

Michelangelo come “profeta dell’unità”

Riletti oggi, gli affreschi di Michelangelo sembrano annunciare la riconciliazione tra le due chiese: l’arte come ponte tra fede e potere, tra culture e visioni diverse. Nella Cappella Sistina, luogo di conclavi e giudizi, la preghiera di Papa Leone XIV e Re Carlo III assume un significato quasi profetico — come se, mezzo millennio fa, il pittore avesse già intuito questo incontro tra cielo e terra.

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