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Il Messaggero

Il cinema a casa dei vip: la Villa di Rihanna

Nato negli Stati Uniti negli anni Venti (il primo della storia fu il Kirby’s Pig Stand di Dallas) il drive-in è entrato nell’immaginario collettivo mondiale a partire dagli anni Cinquanta, diventando centrale in uno dei cult della letteratura pulp statunitense, Drive In, di Joe R. Lansdale, in film come Grease, F.B.I. – Operazione gatto, American Graffiti ma anche telefilm ambientati all’epoca come ad esempio Happy Days, in cui l’Arnold’s Drive-In è una delle principali location.

Patrick Pugliese, shopping a Milano

A mali estremi, estremi rimedi. In quello che in Lombardia è il giorno 50 di quarantena, che si trasforma così ufficialmente in una “cinquantena“, in molti dentro casa cerchiamo soluzioni per adattarci a quella che chissà fino a quando sarà la nostra vita.

Mentre c’è chi trasforma un tavolo da biliardo in campo da golf, come Gianluca Vacchi, chi coltiva rose, come Sonia Bruganelli, chi allarga la famiglia con animali domestici, come Michelle Hunziker… c’è chi cerca soluzioni per curare la nostalgia da cinema.

Il cinema in casa di Harry Styles

Guardando ai tentativi italiani, il primo drive-in fu inaugurato il 29 agosto 1957 a Roma, in zona Casal Palocco, a poca distanza dal litorale romano. Lo schermo cinematografico, di 540 m², si affacciava su un’area di 60.000 metri quadrati, in grado di ospitare circa 750 automobili, ognuna delle quali fornita di altoparlante da agganciare alla portiera. Il primo film proiettato nell’impianto fu La nonna Sabella di Dino Risi, chissà se nell’emergenza covid19 questa formula tornerà a vivere…

Patrick Pugliese sulla sua bici

È una mancanza molto forte, quella del grande schermo nelle nostre vite quotidiane, che va a colpire cinefili e non solo. Patrick Pugliese, due volte concorrente al Grande Fratello, però, sembra aver trovato la soluzione: il drive – in fatto in caso.

Se tanto si discute del caso di far le partire le arene cinematografiche e come, in che modalità se con distanziamento o nelle automobili, come nel caro vecchio – apparentemente scomodissimo – drive in… Patrick Pugliese prova a metterlo in pratica a casa propria.

PAtrick Pugliese a passeggio con la madre

Il drive in a casa: un’idea divertente carina, secondo alcuni geniali, che conferma la simpatia di Pugliese e l’affiatamento con la compagna Sara Sanna. Tra i tanti commenti, qualcuno nota però un dettaglio… che cosa è stato utilizzato come supporto per il computer? Il passeggino del figlio.