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Il Messaggero

Venerdì 22 febbraio esce la canzone "C'è da fare"

Venerdì 22 febbraio è stata ufficialmente rilasciata la canzone C’è da fare, scritta e composta da Paolo Kessisoglu per Genova. Prodotto con Fabio Gargiulo e mixato da Sabino Cannone, il brano vanta la collaborazione con tanti big della musica italiana, che hanno sposato il progetto di Kessisoglu: tutti i proventi andranno infatti all’Associazione Occupy Albaro che, in accordo con Regione Liguria e Comune di Genova, si occuperà della riqualificazione territoriale della Valpolcevera, che ha subito i maggiori disagi a causa del crollo del ponte.

I 25 big della musica italiana

Annalisa, Arisa, Boosta, Fiorella Mannoia, Gianni Morandi, Gino Paoli, Giorgia, Giuliano Sangiorgi, Ivano Fossati, Izi, J-Ax, Joan Thiele, Lo Stato Sociale, Luca Carboni, Malika Ayane, Mario Biondi, Massimo Ranieri, Mauro Pagani, Max Gazzè, Nek, Nina Zilli, Nitro, Raphael Gualazzi, Ron e Simona Molinari sono gli artisti che – per un paio di giorni – si sono chiusi in studio per trasformare in realtà l’idea di Kessisoglu.

Kessisoglu e l'amore per Genova

“Devo dire che è arrivata prima la pancia e dopo la testa. – racconta Paolo ai nostri microfoni – Ho appreso la notizia del crollo del Ponte Morandi mentre ero a San Francisco. Quindi ero molto lontano e l’ho saputo 14 ore dopo il fatto accaduto. Questo mi ha dato una sensazione di ritardo e inutilità. Sono entrato in una libreria, c’era un pianoforte, mi son seduto e son volate note in giro. Me le son portate dietro e, rientrato in Italia, le ho rimesse in fila. C’è stato un lavoro più di testa, ho iniziato a scrivere le parole. Alla fine è venuta fuori una canzone d’amore, dedicata a una signora ferita, un po’ impenetrabile e scontrosa. Che è poi quello che si propone di fare il progetto”.

"Due giorni di incisione bellissimi"

“Vedere artisti così importanti che cantano le tue canzoni è stato bello – continua poi Kessisoglu – in quei momenti c’era anche tanta testa, perché dirigere e organizzare tutto è stato stimolante ma serviva concentrazione. Son stati due giorni di incisione bellissimi, erano tutti amici”.