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Il Messaggero

I dimenticati dall'Academy

Le nomination agli Oscar del 2019 sono ormai nero su bianco, pronte per essere commentate, elogiate o criticate.

Se c’è tanta felicità per alcuni dei lungometraggi finiti nella rosa dei candidati (si parla tantissimo della prima volta di Spike Lee e del dominio di Netflix), si parla altrettanto largamente delle nomination mancate.

Bohemian Rhapsody, solo due nomination

Deludente il bottino raccolto da Bohemian Rhapsody, uno dei biopic più visti di sempre: nomination per Rami Malek (meritatissima) e per il Miglior Film, ma sembrano poche per i numeri fatti dal film nelle sale. Lo sforzo e il budget speso non bastano neanche a Maria Regia di Scozia, Copia Originale e Widows di Steve McQueen per aggiudicarsi un posto nella storia degli Oscar 2019.

Delusione per gli italiani

C’è tantissima delusione per gli italiani. Dogman di Matteo Garrone e Suspiria di Luca Guadagnino (presente però sia nella categoria Miglior trucco e acconciature che in quella per la Miglior canzone originale) non hanno trovato posto nella lista del Miglior Film Straniero. Eppure, un po’ ci speravamo.

Il caso di A Beautiful Boy

Il grande caso è però senza alcun dubbio quello di A Beautiful Boy. Né Timothy Chalamet né Steve Carell hanno ottenuto la nomination, sollevando tantissime polemiche. Di fatto, soprattutto nei confonti di Carell – nato come attore comico, ma sempre più impegnato sul fronte dell’interpretazioni – si parla già di un diffuso snobismo.