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Il Messaggero

Via libera per i musei il 18 Maggio

Anche se le autorità italiane hanno dato il via libera per le visite ai musei dal 18 Maggio, per i Musei Vaticani non è ancora stata fissata una data di riapertura. Il segretario generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, Fernando Vérgez Alzaga, ha spiegato nel dettaglio le misure stabilite.

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Musei Vaticani, riapertura con termoscanner e prenotazioni

Sarà fondamentale osservare le linee guida disposte dal Governo italiano: gli accessi contingentati, l’osservanza delle distanze di sicurezza e l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale sono solo alcune delle precauzioni che sarà necessario adottare.

Il piano, a cui aderisce anche il Vaticano, è stato preparato dalla sovrintendenza capitolina in linea con la Fase due italiana dell’emergenza Covid-19. Le visite nei luoghi di cultura si svolgeranno “in totale sicurezza e secondo i requisiti del distanziamento sociale” secondo il presidente del comitato culturale della città Eleonora Guadagno.

Stop ai grandi gruppi nei Musei Vaticani

Per entrare nei Musei Vaticani sarà necessario prenotare la visita. Non saranno comunque ammessi grandi gruppi. La struttura sarà dotata di termoscanner per la lettura della temperatura corporea: l’installazione dei dispositivi è già in corso.

I tour online dei Musei Vaticani

In questi mesi è stato possibile visitare la Cappella Sistina e gli altri tesori dei Musei Vaticani grazie ai tour online. Una magra consolazione; il vescovo Vérgez ha dichiarato a Vatican News:
…la realtà virtuale non può mai sostituire la realtà (…) Non dimentichiamo che ciò che anima i musei sono le persone. Per godere dell’arte, hai bisogno dei tuoi occhi e del tuo cuore.

Schermi in plexiglass e mascherine

All’ingresso dei Musei Vaticani, in vista della riapertura, saranno probabilmente installati anche gli schermi in plexiglass a fare da barriera fra i visitatori e lo staff. Inoltre sarà necessario per tutti indossare le mascherine, oltre ad evitare in ogni modo assembramenti.
Nonostante tutto, almeno una parte della cultura riparte e questo non può che accendere un barlume di speranza nell’animo di ognuno di noi dopo un periodo tanto buio.