Milano, il luogo segreto dove Ornella Vanoni si nascondeva: “qui sparivo da tutti”. Il posto nascosto che amava di più
C’è una Milano che, lontana dalle luci e dalle cartoline, è fatta di vicoli raccolti e angoli domestici. È qui che Ornella Vanoni trovava rifugio, lontano da interviste, telefonate e riflettori. Un luogo che per lei era piccola tana emotiva dove poteva “sparire da tutti” senza spiegazioni. In quel posto, tra strade familiari e abitudini silenziose, la diva si faceva di nuovo Ornella: libera di ascoltare gli odori della città, osservare la gente e restare invisibile agli occhi del mondo. Ma dove si trova questo luogo?
Photo Credits: Kikapress
Brera, il quartiere che custodiva i passi di Ornella Vanoni
Brera è stata per decenni la casa di Ornella Vanoni, il suo baricentro affettivo. Qui viveva nell’appartamento di largo Treves, diventato quasi un luogo di culto tra i residenti; da lì partivano le sue passeggiate quotidiane, tra corso Garibaldi e via Solferino, dove amava curiosare nelle vetrine e “guardare dove metteva i piedi”, come lei stessa ironizzava sui marciapiedi milanesi.
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Ristoranti, amici e attimi privati
A pochi passi dal parco Sempione c’era la Nuova Arena, ristorante che la accoglieva come un’amica di casa. Tra un piatto e l’altro Ornella poteva anche cantare, improvvisando brani davanti ai clienti. Chiamava il proprietario per farsi portare la trippa o i nervetti, omaggio alla sua milanesità. In zona Brera amava anche l’Enoteca Cotti, dove non servivano presentazioni: le sue richieste venivano riconosciute dalla voce.
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I piccoli templi di Ornella Vanoni tra cinema, jazz e teatro
Quando decideva di uscire, la destinazione era quasi sempre culturale: il cinema Anteo, il Blue Note — dove registrò un celebre live nel 2010 — e i teatri. Tra questi, l’amicizia con Andrée Ruth Shammah la portava spesso al Franco Parenti, ma il suo cuore restava al Piccolo Teatro, il luogo in cui era cresciuta artisticamente accanto a Strehler, seduta tra quelle poltrone rosse che sembravano ricordarle chi era davvero.
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L’ultima frase ironica di Ornella Vanoni: la battuta sul Natale che oggi commuove l’Italia
La battuta che oggi l’Italia ricorda con un nodo alla gola nacque nel 2021, quando entrò negli studi di Che Tempo Che Fa sbuffando e disse: “Non so se arrivo a Natale”. Era ironia pura, il manifesto del suo modo di affrontare stanchezza e vita. Diventò un meme nazionale, stampato su tazze e ripostato ovunque. Oggi però assume un senso dolce-amaro: l’ultimo dono di una donna che ha parlato di morte con serenità, programmando persino il funerale, l’abito Dior e la dispersione delle ceneri. Parlando del suo ultimo viaggio, Ornella insegnava che la morte non è tabù: “Quando si ha la mia età, la si deve pensare senza ansia, come vicina”.
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