Quello dei vitalizi per Massimo Giletti non è un argomento nuovo: anche a Non è l’Arena – come quando stava in Rai – il conduttore ha portato da una parte cifre che fanno rabbrividire il pubblico, dall’altra che mettono paura ai privilegiati della nostra classe politica.

Quello dei vitalizi per Massimo Giletti non è un argomento nuovo: anche a Non è l’Arena – come quando stava in Rai – il conduttore ha portato da una parte cifre che fanno rabbrividire il pubblico, dall’altra che mettono paura ai privilegiati della nostra classe politica.

L’ex deputato ha dichiarato: “Vorrei che tu venissi in trasmissione con le buste paga di quando eri pagato dalla Rai, cioè soldi dei contribuenti, e vediamo chi dei due ha guadagnato di più e tutti e due parliamo di quello che abbiamo fatto per gli italiani”.

Alla richiesta, Massimo Giletti ha perso la pazienza e lanciato una frecciatina in diretta a Fabio Fazio:

“Guarda che io alla Rai ho reso molto di più. Vadano a chiedere agli altri che pigliavano i milioni e si son fatti fare anche le società di produzione, tanto per essere chiari. Alla Rai ho dato economicamente molto di più di ciò che ho preso, a differenza di altri colleghi ho sempre dichiarato pubblicamente quanto prendevo”.

Il riferimento al conduttore di Che tempo che fa e alla sua società di produzione L’OFFicina è risultato esplicito

Poi Giletti a Non è l’Arena ha sottolineato ancora di essere stato messo alla porta dai vertici Rai:

“Caro Italo, sappi che per le mie battaglie sono stato mandato fuori dal sistema della Rai. Io venivo pagato dall’azienda pubblica, ma l’azienda pubblica nei mie programmi prendeva fior di milioni di euro di pubblicità. Vallo a chiedere ai grandi nomi che venivano pagati milioni di euro!”.
Infine Giletti ha riattaccato e proseguito la trasmissione con un peso in meno sul cuore.